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The Fork cancella recensioni positive Il Tribunale di Milano lo condanna

L’11 gennaio 2016 Italia a Tavola pubblicava online una segnalazione del ristoratore milanese Douglas Di Modica in merito alla cancellazione di circa 60 recensioni positive dal profilo del suo locale su TripAdvisor. La questione - dopo mille peripezie - è finita in Tribunale il quale ha dato ragione al ristoratore.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
11 febbraio 2018 | 09:27
The Fork cancella recensioni positive 
Il Tribunale di Milano lo condanna
The Fork cancella recensioni positive 
Il Tribunale di Milano lo condanna

The Fork cancella recensioni positive Il Tribunale di Milano lo condanna

L’11 gennaio 2016 Italia a Tavola pubblicava online una segnalazione del ristoratore milanese Douglas Di Modica in merito alla cancellazione di circa 60 recensioni positive dal profilo del suo locale su TripAdvisor. La questione - dopo mille peripezie - è finita in Tribunale il quale ha dato ragione al ristoratore.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
11 febbraio 2018 | 09:27
 

L’11 gennaio 2016 Italia a Tavola pubblicava online una segnalazione del ristoratore milanese Douglas Di Modica in merito alla cancellazione di circa 60 recensioni positive dal profilo del suo locale su TripAdvisor. La questione - dopo mille peripezie - è finita in Tribunale il quale ha dato ragione al ristoratore.

La riportiamo. «Vi scrivo per informarvi che da circa 2 mesi la società TripAdvisor, dopo non aver aderito a delle proposte da parte loro, continua a cancellare recensioni positive onde degradare la posizione del mio ristorante. Circa 60 recensioni sono state cancellate, la posizione è stata declassata di mille posti, a seguito da parte mia di non aderire alle loro proposte commerciali. Ovviamente ho tutta la documentazione probatoria».

(Ristorante milanese contro The Fork Il Tribunale di Milano gli dà ragione)

Oggi Douglas Di Modica, titolare dell’Oyster Bar, ristorante di pesce in via Poliziano 3 a Milano, si è messo di nuovo in contatto con Italia a Tavola, annunciando che «il Tribunale di Milano, il 26 gennaio 2018, ha confermato l’applicazione della giurisdizione italiana anche per queste società con sede legale all’estero in quanto operano nel nostro Paese». Il riferimento è a “thefork-a TripAdvisor company” con cui ha ingaggiato una battaglia legale.

«Il Tribunale di Milano - ha commentato - ha di fatto creato un precedente giuridico imponendo a “thefork” di levare il mio locale dal sito. Anche la richiesta di pagamento delle loro spese legali è stata respinta». Ma dall’articolo pubblicato su Italia a Tavola più di due anni fa la situazione come si è evoluta?

«Quel mio intervento - sottolinea Douglas Di Modica - è stato l’origine di una cascata di abusi. Nel settembre del 2016 “thefork” ha annullato senza preavviso il contratto che avevamo in essere cancellando oltre 200 prenotazioni. In seconda battuta, su “thefork” l’Oyster Bar risultava chiuso e la potenziale clientela veniva dirottata su altri locali simili, concorrenti. Sempre con “thefork” protagonista si è verificato un fatto inquietante. Sul mio conto corrente personale è stato effettuato nel marzo 2107 un prelievo di 436,06 euro a favore di La Fourchette Italy Srl tramite un Rid che non ho mai attivato. Ho sporto denuncia. Sono stato rimborsato dalla banca».

Douglas Di Modica (Ristorante milanese contro The Fork Il Tribunale di Milano gli dà ragione)
Douglas Di Modica

E con “TripAdvisor” qual è il fermo immagine?
Appena “thefork” ha annullato unilateralmente il contratto, TripAdvisor ha cancellato più di 120 recensioni tutte positive e in un paio di giorni ha retrocesso Oyster Bar dalla posizione numero 300 alla 2.400. Ho telefonato per chiedere spiegazioni e mi è stato confermato che era opera loro. Ma dopo la sentenza del 26 gennaio scorso sono apparse sul web, in modo indiscriminato, decine di recensioni, tutte uguali, dove si dichiarava che il locale era chiuso, una menzogna colossale. A oggi su TripAdvisor risultiamo chiusi, ma piovono recensioni di clienti che si lamentano del fatto di essersi recati da noi e di essere rimasti con un palmo di naso, perché l’esercizio non era aperto. Siamo più che operativi, ma per contrastare queste velenose fake news sono stato costretto a modificare l’insegna in Oyster & Samba. Sulla nostra pagina Facebook i commenti sono di tutt’altro tenore.

Per informazioni: www.ostricheria.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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