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La Thuile, l'alternativa valdostana Sport e ospitalità per tutto l'anno

di Alberto Lupini
direttore
 
01 febbraio 2018 | 18:34

La Thuile, l'alternativa valdostana Sport e ospitalità per tutto l'anno

di Alberto Lupini
direttore
01 febbraio 2018 | 18:34
 

La Thuile, piccolo paese valdostano racchiuso tra alcune delle cime più alte d'Europa, è molto più che una vacanza. A sostenerlo è il presidente del Consorzio operatori turistici Stefano Collomb.

In quella che è storicamente la porta verso la Francia e il nord Europa, attraverso il passo del Piccolo San Bernardo, è ormai di casa un turismo che ricerca il meglio e ama l'ambiente e la riservatezza più che l'esibizione. E così, con la stagione invernale, La Thuile si presenta come una valida alternativa alle mete valdostane più blasonate quali Courmayeur o Cervinia.

Montagne e ghiacciai attorno alla cittadina hanno affascinato da sempre i più grandi alpinisti della storia, e la neve e le sue piste l'hanno resa meta indiscussa di riferimento per gli amanti dello sci, tanto che per quest'inverno la Fis l'ha scelta come località per il recupero delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino maschile e femminile. Parliamo di un comprensorio che, considerando l'area sciistica francese La Rosiere, garantisce 150 km di piste sempre perfettamente innevate e con tracciati adatti agli sciatori più esperti come ai principianti. Il tutto con panorami mozzafiato che vanno dal monte Bianco alla zona francese Les Trois Vallees. Il tutto costellato da ghiacciai che rendono unico questo scenario.

(La Thuile, l'alternativa valdostana Sport e ospitalità per tutto l'anno)

Per coloro che non vogliono perdersi gli sport invernali in una località che pare quasi creata ad hoc per ospitarli tutti, La Thuile mette a disposizione diverse strutture ricettive: «Non abbiamo tantissimi posti letto - dice Stefano Collomb, rilanciando subito - però i nostri alberghi sono molto belli, abbiamo anche un cinque stelle all'interno del paese. Copriamo poco più di 2mila posti letto, ma ci sono anche molte seconde case che vengono affittate durante l'anno, garantendo ospitalità per almeno 13-14mila persone nei momenti più quotati dell'anno».

Le prenotazioni raggiungono gli apici durante il periodo delle festività di Natale, durante il Carnevale, ma anche «nel periodo centrale di agosto, tra il 5 e il 20 circa». Perché La Thuile non è solo sci e alpinismo, ciaspolate sulla neve e sci di fondo: La Thuile offre diverse opportunità sportive anche durante la bella stagione. Scegliendo tra i tanti pacchetti vacanza, si può approfittare di attività come mountain bike, passeggiate lungo i sentieri alpini, strutture ad hoc per relax e benessere, e perché no, pesca.

(La Thuile, l'alternativa valdostana Sport e ospitalità per tutto l'anno)

«Siamo immersi nella natura, e questo è indubbiamente un fattore positivo. Ci sono ad esempio tantissimi laghi da visitare, che possono essere raggiunti tranquillamente a piedi. In questi laghi è possibile anche pescare, così come è possibile farlo nel torrente che scorre in paese». Tra i laghi della zona, spicca il Verney: «a 2mila metri di altitudine, con una profondità di 40 metri, è veramente molto bello».

Che sia inverno per gli sciatori o estate per gli amanti del ciclismo e del trekking, La Thuile completa la sua ospitalità con un'offerta enogastronomica di alto livello: «Abbiamo parecchi ristoranti che lavorano in modo diverso. Molti ad esempio insistono sui piatti della tradizione, quindi polenta e selvaggina; altri invece lavorano sul biologico o hanno in carta portate di pesce. Si tratta di un'offerta davvero importante e di alta qualità».

(La Thuile, l'alternativa valdostana Sport e ospitalità per tutto l'anno)

Un'offerta davvero variegata in una cittadina che «in un chilometro ha tutto». Stefano Collomb presenta con fierezza l'offerta turistica del suo paese natale non solo in veste di presidente del Consorzio operatori turistici La Thuile, ma anche in qualità di suo abitante affezionato, che all'interno della comunità ha un ruolo ben preciso: lui è cioccolatiere, e non uno qualsiasi. Collomb, che pratica questa professione dall'età di 14 anni, è diventato un nome arcinoto in valle e con una certa fama anche lungo tutto il territorio nazionale. «È un lavoro che mi appassiona tanto, anche oggi, dopo tutti questi anni. Il presidente del Consorzio lo faccio invece perché amo questo paese, e di conseguenza questo ruolo lo sento mio».

Per informazioni: www.lathuile.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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