Nuove norme per i contributi e le assunzioni degli stagionali. Guarda anche al turismo il decreto sostegni approvato alcuni giorni fa dal Consiglio dei ministri. Al suo interno si parla, tra le altre cose, dell’esonero del contributo addizionale per le aziende che ricorrono ai trattamenti del Fondo integrazione salariale (Fis) e dell'esonero contributivo per le assunzioni effettuate, per lavoro stagionale nel settore turismo e centri termali, nel periodo dall'1 gennaio al 31 marzo 2022.
Novità per il turismo dal decreto sostegni
Non c'è stata la proroga della Cassa Covid, ma nella bozza del decreto sostegni approvato dal Consiglio dei ministri c'è l’esonero del contributo addizionale per le aziende che ricorrono ai trattamenti del Fis per le aziende del settore turistico-ricettivo e gli stabilimenti termali. Si tratta di un esonero che di norma è pari al 4% della retribuzione globale spettante al lavoratore relativamente alle ore di lavoro non prestate.
Nella tabella di seguito il dettaglio delle aziende esonerate.
L'esonero per i lavoratori stagionali
Il Governo ha stanziato 40 milioni di euro, riconoscendo così un esonero contributivo per le assunzioni effettuate, per lavoro stagionale nel settore turismo e centri termali, nel periodo dall'1 gennaio al 31 marzo 2022. L’esonero è relativo alla contribuzione a carico azienda, ma esclude i premi Inail.
Settore turistico, tutti gli aiuti
È stato previsto per le aziende del settore turistico, in relazione ai canoni versati con riferimento a ciascuno dei mesi da gennaio 2022 e marzo 2022, un apposito credito d’imposta a condizione che abbiamo avuto una riduzione di almeno il 50% del fatturato riferito allo stesso periodo del 2019.
È stato previsto anche un apposito incentivo per favorire l’acquisto di pacchetti per viaggi termali. I buoni già acquistati e non fruiti alla data del 8 gennaio 2021, saranno fruibili fino al 31 marzo 2022.
Viene infine istituito il Fondo unico nazionale del turismo al fine di razionalizzare gli interventi destinati alla promozione del turismo, rivolti anche al sostegno degli operatori economici di settore.
Le azioni contro il caro bollette
Altro tema caldo è il caro bollette. Alle imprese energivore "che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30%" rispetto allo stesso periodo 2019 " viene riconosciuto un credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per l'energia. Il Governo ha poi annullato le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW per il primo trimestre 2022.