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Manovra, moratoria sui mutui e reddito di cittadinanza: cosa cambia per turismo e ristoranti

La manovra prende forma: il reddito di cittadinanza scenderebbe a 7 mesi; confermata la Flat tax fino a 85mila euro manca la cifra della soglia per i pagamenti con Pos. Il Mitur ha proposto la proroga della moratoria sui mutui

 
17 dicembre 2022 | 16:16

Manovra, moratoria sui mutui e reddito di cittadinanza: cosa cambia per turismo e ristoranti

La manovra prende forma: il reddito di cittadinanza scenderebbe a 7 mesi; confermata la Flat tax fino a 85mila euro manca la cifra della soglia per i pagamenti con Pos. Il Mitur ha proposto la proroga della moratoria sui mutui

17 dicembre 2022 | 16:16
 

La Manovra del Governo Meloni prende sempre più forma, sebbene la Commissione bilancio di Montecitorio non ha ancora iniziato l’esame dei singoli provvedimenti e il Mef- Ministero dell'Economia e delle Finanze, non ha ancora finito il suo lavoro sui testi definitivi delle modifiche. Ma sarebbero stati trovati agli accordi (e i fondi) per risolvere alcuni dei nodi cruciali tra cui il rialzo delle pensioni minime a 600 euro e la stretta sul reddito di cittadinanza che scenderebbe a 7 mesi. Come è noto, inoltre la manovra fa salire anche la soglia della flax tax da 65mila a 85mila euro. Per i lavoratori autonomi è introdotta inoltre una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e tetto massimo di 40mila euro. Al contrario manca ancora l’importo definitivo della soglia per i pagamenti con Pos, senza sanzioni per gli esercenti (in un range tra i 30 e i 40 euro). Tra le oltre 68 proposte avanzate dai ministeri, il Turismo ha proposto la proroga della moratoria sui mutui. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare con le nuove modifiche.

Manovra moratoria sui mutui e reddito di cittadinanza: cosa cambia per turismo e ristoranti

Le novità e le conferme della Manovra


Pensioni, pensioni minime a 600 euro agli over 75

Come dicevamo, da quanto si apprende da fonti di governo, c’è l’accordo politico in maggioranza all’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro, ma solo per gli over 75 (in Manovra era stato inizialmente previsto un innalzamento a soli 574 euro mensili). La modifica alla manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, in via di definizione.


Opzione Donna, cioè l’uscita anticipata dal lavoro, sarà invece confermata nella forma attuale, togliendo cioè la tanto discussa (e forse anticostituzionale) variabile “figli”.


Reddito di cittadinanza, scende a 7 mesi

Da 8 a 7 mesi: questa sembrerebbe la nuova durata del Reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023. Con 8 mesi lo Stato risparmierebbe attorno ai 734 milioni di euro, con 7 ne recupera altri 200 milioni che andrebbero così a finanziare l’aumento delle pensioni minime. Nel 2024 il Reddito verrà abolito e sostituito con un nuovo sussidio ancora tutto da studiare.


Pos, soglia minima tra i 30 e i 40 euro

Nulla ancora per la soglia per i pagamenti con Pos, senza sanzioni per gli esercenti: la cifra balla ancora tra i 30 e i 40 euro. Inizialmente nel testo della legge di Bilancio si parlava di 60 euro.

 


Flat tax fino a 85 mila euro

Confermata, invece, la soglia della flax tax che passa da 65mila a 85mila euro. In ogni caso l’obiettivo del Governo è di arrivare in futuro a 100mila euro. Per i lavoratori autonomi è introdotta inoltre una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e tetto massimo di 40.000 euro.


Pace fiscale per alcuni reati tributari

Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto ha avanzato l’ipotesi di una sorta di “perdono fiscale” per chi ha omesso la dichiarazione dei redditi, ha fatto una dichiarazione infedele o ha omesso il versamento. Versando il 100% del debito tributario più la sanzione accessoria, il contribuente furbetto si vedrebbe cancellato il reato. L’obiettivo del governo sarebbe quello di intascare comunque del denaro già dato per perso.


Confermata la decontribuzione al Sud

Certa, invece, la decontribuzione per il Sud. La Commissione europea l’ha autorizzata il 6 dicembre scorso e prevede per tutto il 2023 un esonero contributivo per i lavoratori dipendenti del settore privato del 30% per le aziende con sede nel Meridione d’Italia.


Turismo: proroga della moratoria sui mutui

Il Mitur ha proposto la proroga fino a tutto il prossimo anno «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell’incremento del costo dell’energia elettrica e del gas».


Un nuovo fondo per il personale impiegato sulle navi

Il Ministero infrastrutture e trasporti chiede l’istituzione di un Fondo destinato alla formazione iniziale per il personale impiegato sulle navi, in particolare le figure professionali mancanti delle sezioni di coperta, macchina, cucina e camera, «con una dotazione di 2 milioni per il 2023 e 3 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028» e «il ripristino di esenzione Imu per i proprietari di immobili dichiarati inagibili post sisma, in precedenza adibiti» a prima casa.


Cancellato il Bonus cultura

Cancellato il Bonus cultura finora destinato ai consumi culturali dei diciottenni. Al suo posto dovrebbe arrivare un altro sistema che agevoli solo le fasce di giovani meno abbienti e sostenere così anche gli editori che chiedono invece a gran voce di salvare la 18 App.


In arrivo la norma “salva calcio”

Nella manovra anche la norma “salva calcio” dovrebbe trovare spazio in Manovra. L’emendamento bipartisan, che era stato inserito ma poi tolto dal decreto aiuti quater, consente a tutte le imprese del settore che si sono viste sospendere le tasse dal primo gennaio al 22 ottobre 2022 di saldare in 5 anni con pagamenti dilazionati fino a «60 rate mensili di pari importo, con una penale del 3% e con il versamento delle prime 3 rate entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge».

 


Proroga al Superbonus

Sul versante Superbonus, sembra sia ci sia l’intesa sulla proroga del termine per la presentazione della Cilas al 31 dicembre per ottenere l’agevolazione al 110%, mentre il décalage comincerà dal primo di gennaio 2023.


Famiglie numerose: +50% all'asegno

Il ministero della famiglia ha chiesto un emendamento che aumenterebbe del 50% l’assegno per famiglie numerose a decorrere dal prossimo anno, con oneri pari a 47 milioni annui.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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