Per noi occidentali dici Giappone e pensi subito al sushi. Anche se poi la vera cucina casalinga giapponese non è solo pesce crudo. Ma tant’è, per molti buongustai in tutto il mondo il sushi è irresistibile grazie a quella sua esplosione di sapori, delicati e intensi insieme, in ogni singolo, perfetto boccone. Non più una moda, il sushi è diventato a tutti gli effetti un piatto integrante dell’alimentazione occidentale, soprattutto nelle grandi città come Milano. Al ristorante, a casa e spesso, persino comprato al supermercato per risparmiare (dati di Everli, il marketplace della spesa online), al sushi, dunque, non si rinuncia. Ma quali sono le nuove tendenze in materia? A svelare i trend in fatto di sushi e di sashimi ci pensa, Aji, il delivery milanese di cucina giapponese di proprietà di IYO Group, in occasione del Sushi Day, che si celebra il 18 giugno. Diciamolo subito l’uramaki è senz’altro il favorito, mentre tra gli ingredienti più richiesti spiccano il salmone, il tonno, i gamberi, l’avocado; cresce il consenso per ingredienti premium come la carne giapponese wagyu. Anche la tempura non può mancare tra le preparazioni preferite dai sushi lovers grazie alla sua caratteristica croccantezza.
Sushi, i preferiti sono gli Uramaki
Sushi tra i cibi più ordinati in delivery
Come dicevamo il sushi non è stato una moda passeggerà, anzi, piace sempre di più come confermano le continue nuove aperture di ristoranti giapponesi. Soprattutto a Milano, la cucina giapponese è ormai perfettamente integrata nella tradizione gastronomica della città e il sushi si conferma tra i piatti più amati, soprattutto per quanto riguarda il delivery. Proprio il sushi è tra i cibi più ordinati a casa.
L’uramaki il sushi preferito
Ma quali sono le specialità nipponiche più mangiate? Secondo la classifica di Aji in cima alla lista c’è l’uramaki. Che, a dirla tutta, non è giapponese. L’uramaki è, infatti, nato in California, come alternativa all’hosomaki. Tra gli ingredienti salmone, tonno e gamberi sono le specie più ricorrenti nel sushi e il wagyu conquista sempre più palati. Tra sapori e consistenze dominano l’effetto crunchy della tempura e le note spicy. Seppur siano ingredienti che non si trovano tipicamente in Giappone, sono molto richiesti anche l’avocado e il formaggio cremoso, a confermare l’interesse per le reinterpretazioni occidentali del sushi rispetto a quelle più tradizionali.
Tra le proposte di Aji più ordinate si trova l’Uramaki Special Roll. Composto da salmone bio, avocado, tempura croccante, sesamo, formaggio cremoso e salsa teriyaki, ha un’incidenza sulle vendite totali di questo primo quadrimestre pari al 24,67%. Sempre sul podio si trovano il Nigiri Salmone Bio (21,26%) e l’Uramaki Ebiten (17,91%), con gambero in tempura, tobiko, pasta kataifi e salsa teriyaki. Seguono poi l’Uramaki Ebi Flo, con tempura di gambero, tartare di salmone bio speziato, lamelle di fiori di zucca in tempura, sesamo, tobiko; il Crunchy Salmon Roll, il Crispy Rice Salmon, l’Uramaki Spicy Salmon e l’Uramaki Salmone e Avocado. Per quanto riguarda le salse, i numeri dimostrano un alto consumo di soia, a scapito di un più ridotto consumo di wasabi.
Cresce il consumo di vino con il sushi
E in abbinamento? È in continua crescita il vino in abbinamento al sushi. Il più venduto? Il bianco fermo, proveniente principalmente da aree geografiche del nord, per le caratteristiche note fresche e fruttate.