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Alla fiera agricola di Robbio si cercano soluzioni per le problematiche del riso

Durante il convegno che si è svolto in provincia di Pavia, si è fatto il punto della situazione sulle principali priorità del settore. Tema chiave di quest’anno è l’imminente raccolto

 
07 settembre 2022 | 10:45

Alla fiera agricola di Robbio si cercano soluzioni per le problematiche del riso

Durante il convegno che si è svolto in provincia di Pavia, si è fatto il punto della situazione sulle principali priorità del settore. Tema chiave di quest’anno è l’imminente raccolto

07 settembre 2022 | 10:45
 

La secolare Fiera Agricola di Robbio (Pv), in Lomellina, terra di riso, è come sempre l’occasione per sedere al tavolo con i protagonisti del mondo agricolo pavese e non solo. Si tratta di uno dei principali eventi fieristici della Lombardia sul tema dell’agricoltura e dell’allevamento durante cui tecnici, esperti, agricoltori e politici fanno il punto della situazione sulle principali priorità del settore. Tema chiave di quest’anno è l’imminente raccolto di riso, messo a dura prova dal periodo di siccità che ha sconvolto il mondo agricolo in piena estate.

Un momento del convegno alla Fiera Agricola di Robbio Lomellina (Pv)

Un momento del convegno alla Fiera Agricola di Robbio Lomellina (Pv)

Un annata difficile per il mondo risicolo

Al convegno erano presenti diversi esponenti politici locali e nazionali, tra cui il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio e il deputato Alessandro Cattaneo, già sindaco di Pavia, oltre ai rappresentanti di diverse associazioni agricole e consorzi. «È stato un bel momento di confronto – ha detto Centinaio – Con le associazioni di categoria abbiamo fatto il bilancio di un’annata difficile, in particolare per il mondo risicolo. La siccità ha messo a dura prova il settore. Dobbiamo impostare un lavoro a breve termine: i ristori predisposti sono pochi al momento e i danni elevatissimi. Successivamente si potrà pensare al medio lungo termine, come trattenere l'acqua quando piove ed evitare di disperderla». Il sottosegretario Centinaio ha poi aggiunto: «è necessario lavorare sulla creazione di infrastrutture dedicate e soprattutto avere un maggiore e migliore coordinamento tra tutti gli attori della filiera acqua, ovvero le regioni, i comuni, le associazioni di categoria e gli enti irrigui».

 

Una situazione che va affrontata

Il sottosegretario Centinaio, nel suo intervento, ha ricordato che il costo delle materie prime, il costante aumento dell’energia e la siccità sono i principali problemi che l’imprenditoria agricola deve fronteggiare in questo momento. Gli ha fatto eco il sindaco di Robbio, Roberto Francese, che ha sottolineato la gravità della situazione idrica, che va affrontata attraverso una specifica programmazione e con la piantumazione delle fasce fluviali, che andrebbe sviluppata maggiormente. L'onorevole di Forza Italia Cattaneo ha invece ribadito il percorso intrapreso dal governo «per salvaguardare il momento di crisi dell’agricoltura, dai ristori alla riduzione dell'iva, e non ha escluso uno scostamento di bilancio per salvare le aziende dalla chiusura» ha detto. Il consigliere regionale e presidente della commissione agricoltura di Regione Lombardia, Ruggero Invernizzi ha ripercorso l'azione del Pirellone sulla siccità, rivolgendosi specialmente ai tecnici dei consorzi irrigui. «Bisogna lavorare sul superamento dei blocchi imposti dalla burocrazia, ad esempio sulla pulizia degli alvei dei fiumi, che i tempi dei bandi non consentono di svolgere in tempi utili» ha detto Invernizzi, aggiungendo che «il drammatico scioglimento dei ghiacciai è un problema che va affrontato in modo concreto e il prima possibile».

Lavorare sulla creazione di un nuovo sistema di turnazione e su nuove infrastrutture

Presente al convegno il presidente dell’Associazione Irrigazione Est Sesia, Camillo Colli, che ha confermato il proprio impegno come parte attiva nella gestione del problema acqua, spingendo sull’organizzazione degli stati generali dell'acqua per evitare quanto accaduto alle aziende quest'anno, ovvero disponibilità di idriche insufficienti. La strada, secondo Colli, è quella di lavorare sulla creazione di un nuovo sistema di turnazione e su nuove infrastrutture. Il direttore dell’Est Sesia, l’ingegnere Mario Fossati, ha poi evidenziato l’importanza del tema invasi ma sul lungo periodo, con un orizzonte di decenni. Fossati ha poi ricordato che le scarse nevicate e l’assenza di pioggia sono stati il fattore scatenante della siccità: la scorta del lago Maggiore non si è potuta ricaricare e ciò ha inciso ovviamente sul livello dei fiumi, con la sola Dora Baltea che ha avuto discreti livelli ma a causa, purtroppo, del ritmo elevato dello scioglimento dei ghiacciai in Valle d'Aosta. «La portata è stata incredibilmente altalenante, con differenze notevoli su basi giornaliere nelle diverse zone che non hanno permesso una resa efficiente dei canali, progettati su portate costanti e quindi non capaci di garantire una efficace irrigazione» ha spiegato l’ingegnere Fossati che ha aggiunto, «alle difficoltà tecniche si sono aggiunte quelle comunicative con i gestori degli impianti idroelettrici, specialmente circa il tema del minimo deflusso vitale». Poi gli interventi delle associazione agricole di Pavia: quello di Confagricoltura Marta Sempio che ha ribadito l’emergenza sottolineando il fatto che questa situazione metterà in crisi anche la qualità del riso. È toccato poi al Direttore di Coldiretti Pavia, Antonio Tessari porre l’accento sulla necessità di ricerche per colture che utilizzino meno acqua e tecniche che permettano di ricaricare la falda, oltre alla sfida del recupero dell’acqua piovana. Solo l’11% della pioggia viene effettivamente utilizzata in agricoltura. Il presidente di Cia Pavia, Carlo Emilio Zucchella, ha concluso insistendo sulla necessità di adottare scelte politiche coraggiose, accompagnate però da una maggiore cooperazione all’interno del comparto agricolo.

 

 

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