Dopo il gruppo Ambrosi (acquistato dai francesi della Lactalis) un 'altra grande azienda agroalimentare bresciana, Patarò - produce pasta e gnocchi - è passata in mani straniere, al fondo Usa Riverside. I titolari, Pasquale Maestri e Angelo Zampedri, hanno ceduto nei mesi scorsi il 75% di loro proprietà al colosso newyorkese The Riverside Company, che ha ramificazioni in quattro continenti ed è una società di private equity globale. Le famiglie Zampedri e Maestri rimangono proprietarie del rimanente 25% e operative in azienda forti di un'esperienza nata nel 1982.
Il business è costituito dai marchi il Pastaio e Patarò
Alla conquista di nuovi mercati
Adesso, con risorse fresche e nuovi investimenti, il pastificio emblema del made in Italy, parte alla conquista di nuovi mercati esteri, anzitutto quello americano. Da piccolo laboratorio artigianale nato in città per produrre pasta fresca e tortellini, ha saputo crescere e svilupparsi nel mondo dell'agroalimentare specializzandosi nel mono-prodotto della patata, fino a raggiungere il traguardo di oltre 44 milioni di euro di fatturato nel 2021. Più che significativo l'utile netto: oltre 4 milioni di euro.
I marchi Pastaio e Patarò
Il business è costituito dai marchi il Pastaio e Patarò ma arriva anche dal private label, il marchio del distributore. Un centinaio circa gli addetti nei due moderni stabilimenti di Berlingo (BS) e Torbole Casaglia (Bs) che sfornano quotidianamente 1000 quintali, tra gnocchi normali e ripieni e altre paste destinate in prevalenza ai supermercati della Gdo e (il 35 %) ai negozi alimentari di mezza Europa. Un mercato in crescita e dalle grandi potenzialità.