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Singhiozzo: un riflesso curioso del nostro corpo (e come calmarlo)

Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma che può derivare da pasti abbondanti, stress o emozioni forti. Scopri le cause, i rimedi efficaci e quando preoccuparsi di questo curioso riflesso.

 
04 gennaio 2025 | 08:00

Singhiozzo: un riflesso curioso del nostro corpo (e come calmarlo)

Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma che può derivare da pasti abbondanti, stress o emozioni forti. Scopri le cause, i rimedi efficaci e quando preoccuparsi di questo curioso riflesso.

04 gennaio 2025 | 08:00
 

Il singhiozzo è uno di quei fenomeni del corpo umano che, per quanto comune, riesce sempre a sorprenderci. Che si manifesti dopo una risata incontenibile, un pasto troppo abbondante o un bicchiere di vino in più, questo riflesso improvviso e involontario ha una base scientifica che merita di essere esplorata. Vediamo insieme cos’è il singhiozzo, perché si verifica e quali sono i rimedi più efficaci per metterlo a tacere.

Cos’è il singhiozzo?

Il singhiozzo è il risultato di una contrazione improvvisa e involontaria del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale e che svolge un ruolo chiave nella respirazione. Quando il diaframma si contrae in modo anomalo, l’aria viene aspirata rapidamente nei polmoni e provoca la chiusura improvvisa della glottide (una parte della laringe), generando il caratteristico suono “hic”.

Singhiozzo: un riflesso curioso del nostro corpo (e come calmarlo)

Perché si verifica?

Le cause del singhiozzo possono essere molteplici e, nella maggior parte dei casi, sono transitorie e non gravi. Tra le più comuni troviamo:

  • Pasti abbondanti o troppo veloci: Il diaframma può irritarsi a causa della distensione dello stomaco.
  • Bevande gassate o alcoliche: Possono influire sul nervo frenico, responsabile del controllo del diaframma.
  • Emozioni forti: Lo stress o l’ansia possono scatenare una reazione riflessa del diaframma.
  • Cambiamenti di temperatura improvvisi: Bere una bevanda molto fredda subito dopo qualcosa di caldo può alterare il ritmo respiratorio.

In alcuni casi, però, il singhiozzo può essere il segnale di una condizione medica più seria, come irritazioni del nervo frenico, malattie metaboliche o problemi gastrointestinali. Quando dura più di 48 ore, è importante consultare un medico.

Singhiozzo e scienza: cosa sappiamo?

Il singhiozzo è un riflesso che accomuna molti mammiferi, ma il motivo esatto della sua esistenza rimane ancora un mistero per la scienza. Alcuni ricercatori ritengono che potrebbe essere un residuo evolutivo, un riflesso che in passato poteva avere una funzione protettiva, come facilitare la respirazione o espellere gas dal tratto digestivo.

Uno studio pubblicato su PLOS Biology ha ipotizzato che il singhiozzo potrebbe essere correlato all’immaturità del sistema nervoso nei neonati, in cui si osserva con maggiore frequenza. Altri ricercatori lo collegano a un meccanismo di difesa del corpo per evitare soffocamenti, specialmente in situazioni in cui il tratto respiratorio è irritato.

Dichiarazione dell’esperto
«Il singhiozzo è un fenomeno affascinante che ci ricorda quanto il nostro corpo sia complesso e pieno di sorprese», afferma il dott. Luigi Conti, gastroenterologo. «Nella maggior parte dei casi, è assolutamente innocuo e transitorio, ma è importante non sottovalutarlo se persiste troppo a lungo.»

Rimedi efficaci per calmare il singhiozzo

Fortunatamente, la maggior parte degli episodi di singhiozzo si risolve da sola nel giro di pochi minuti. Tuttavia, esistono alcuni rimedi che possono aiutare a calmare questo riflesso fastidioso:

  1. Trattenere il respiro: Aumentare i livelli di anidride carbonica nel sangue può “distrarre” il diaframma e interrompere il ciclo del singhiozzo.
  2. Bere un bicchiere d’acqua fredda a piccoli sorsi: Questo stimola il nervo vago, che contribuisce a regolare la contrazione del diaframma.
  3. Deglutire un cucchiaino di zucchero o miele: La consistenza e il sapore dolce possono alterare la stimolazione nervosa.
  4. Inspirare lentamente in un sacchetto di carta: Questo metodo aumenta il livello di CO2 nel sangue, aiutando a regolare il ritmo respiratorio.
  5. Tirare la lingua o massaggiare il palato: Questi gesti stimolano il nervo vago, interferendo con il ciclo del singhiozzo.

Se nessuno di questi rimedi funziona, e il singhiozzo persiste per più di 48 ore, è necessario consultare un medico per escludere cause sottostanti più gravi.

Quando preoccuparsi?

Il singhiozzo occasionale è del tutto normale, ma se diventa frequente o prolungato, potrebbe essere il sintomo di qualcosa di più serio. Alcune condizioni da tenere sotto controllo includono:

  • Irritazione o lesione del nervo frenico.
  • Disturbi gastrointestinali come reflusso o gastrite.
  • Problemi neurologici, come ictus o lesioni cerebrali.
  • Effetti collaterali di alcuni farmaci.

Singhiozzo: un riflesso curioso del nostro corpo (e come calmarlo)

Un fenomeno curioso

Il singhiozzo è un fenomeno tanto comune quanto curioso, che spesso arriva nei momenti meno opportuni. Sebbene nella maggior parte dei casi sia innocuo, è sempre utile conoscerne le cause e i rimedi per affrontarlo con serenità. E ricordiamoci: il corpo umano, con i suoi riflessi e i suoi misteri, è una macchina affascinante che non smette mai di sorprenderci.

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