Ecco tutte le proprietà nutrizionali del grano saraceno che devi sapere

Dal nome scientifico Fagopyrum esculentum, è una specie che appartiene alla famiglia delle Polygonaceae e non si tratta di un cereale. Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, è ricco di fibre e protegge l'intestino

29 agosto 2023 | 07:30

Il grano saraceno è una specie di pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Poligonacee. È una pianta erbacea e annuale, compie il suo ciclo biologico in 80-120 giorni. Humanitas salute ne ha descritto le sue proprietà in un articolo che pubblichiamo integralmente.

Che cos’è il grano saraceno?

Dal nome scientifico Fagopyrum esculentum, è una specie che appartiene alla famiglia delle Polygonaceae e non si tratta di un cereale.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di grano saraceno apportano circa 343 calorie e:

  • 71,50 g di carboidrati, fra cui 10 g di fibre
  • 13,25 g di proteine
  • 9,75 g di acqua
  • 3,40 g di lipidi, fra cui 0,741 g di acidi grassi saturi, 1,040 g di acidi grassi monoinsaturi e 1,039 g di acidi grassi polinsaturi
  • 7,020 mg di niacina
  • 1,233 mg di acido pantotenico
  • 0,425 mg di riboflavina
  • 0,210 mg di vitamina B6
  • 0,101 mg di tiamina
  • 30 µg di folati
  • 347 mg di fosforo
  • 231 mg di magnesio
  • 460 mg di potassio
  • 18 mg di calcio
  • 2,40 mg di zinco
  • 2,20 mg di ferro
  • 1,300 mg di manganese
  • 1,100 mg di rame
  • 1 mg di sodio
  • 8,3 µg di selenio

È una fonte di polifenoli antiossidanti (come la catechina, la rutina e tannini).

Quando non mangiare il grano saraceno?

La rutina del grano saraceno potrebbe interagire con l’azione di alcuni medicinali. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Stagionalità del grano saraceno

È reperibile sul mercato tutto il corso dell’anno.

Possibili benefici e controindicazioni

La rutina presente nel grano saraceno è dotata di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie; contribuisce inoltre a prevenire la formazione di aggregati di piastrine nel sangue; ricerche preliminari suggeriscono che potrebbe essere utile sia in caso di emorroidi e sia in caso di disturbi della coagulazione. Dal punto di vista nutrizionale, invece, è più ricco di amidi e più povero di proteine rispetto a semi simili (come la quinoa e l’amaranto). Si tratta di una buona fonte di aminoacidi – come il triptofano, la metionina e la lisina - e apporta vitamine che sono necessarie per il buon funzionamento del metabolismo (vitamine del gruppo B) e per un corretto sviluppo del sistema nervoso durante la gestazione (folati) e di minerali che sono indispensabili per mantenersi in salute. È però soprattutto una buona fonte di fibre, che contribuiscono a proteggere la salute dell’intestino, promuovendone un regolare funzionamento e allontanando sostanze tossiche, nonchè quella cardiovascolare aiutando a ridurre il livello di colesterolo nel sangue.

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Alberto Lupini


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