Ecco perché mangiare il Daikon

Il ravanello cinese, giapponese o invernale aiuta a ridurre il colesterolo ed i grassi saturi. Ricco di fibre, promuove la buona funzionalità dell’intestino. È inoltre fonte di sostanze antiossidanti

24 settembre 2023 | 07:30

Orami lo si trova facilmente in tutti supermercati. Stiamo parlando del daikon. Noto anche come ravanello cinese, giapponese o invernale, è una varietà di ravanello (Raphanus sativus var. longipinnatus) che è originaria dell’Est dell’Asia. Il suo sapore è più delicato rispetto a quello dei ravanelli; per questo motivo si tratta di un ortaggio più versatile dal punto di vista culinario. Scopriamo le sue proprietà in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.

Quali sono le proprietà nutrizionali del daikon?

100 g di daikon crudo apportano circa 75 calorie e:

  • 22 mg di vitamina C
  • 7,31 mg di colina
  • 0,200 mg di niacina
  • 0,148 mg di acido pantotenico
  • 0,089 mg di betaina
  • 0,046 mg di vitamina B6
  • 0,020 mg di tiamina
  • 0,020 mg di riboflavina
  • 28 µg di folati
  • 0,3 µg di vitamina K
  • 227 mg di potassio
  • 27 mg di calcio
  • 23 mg di fosforo
  • 21 mg di sodio
  • 16 mg di magnesio
  • 0,40 mg di ferro
  • 0,15 mg di zinco
  • 0,118 mg di rame
  • 0, 029 mg di manganese
  • 0,71 µg di selenio
  • 94,62 g di acqua
  • 2,50 g di zuccheri
  • 1,6 g di fibre
  • 0,60 g di proteine
  • 0,10 g di lipidi, fra cui: 0,030 g di grassi saturi, 0,017 g di grassi monoinsaturi e 0,045 g di grassi polinsaturi

Quando non mangiare il daikon?

Non risultano esservi interazioni tra il suo consumo e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

Stagionalità del daikon

Si tratta di un ortaggio tipico dei mesi invernali.

Possibili benefici e controindicazioni del daikon

Il suo consumo aiuta a ridurre il colesterolo ed i grassi saturi introdotti con l’alimentazione. Tale alimento, ricco di fibre, promuove la buona funzionalità dell’intestino, favorendone la regolarità e contribuendo ad abbassare il rischio di cancro al colon. Inoltre, le fibre possono contribuire a controllare l’assorbimento di colesterolo e zuccheri. È inoltre fonte di sostanze antiossidanti (in particolare vitamina C e selenio), di vitamine del gruppo B (che sono alleate del metabolismo e, nel caso dei folati, dello sviluppo del sistema nervoso durante la fase di gravidanza), di potassio (alleato della salute cardiovascolare) e di rame, che con il ferro è richiesto nella produzione di globuli rossi. Infine – unitamente alla vitamina C – il rame contribuisce a mantenere in salute i tessuti connettivi. Può contenere goitrogeni, molecole di origine vegetale che possono compromettere il corretto funzionamento tiroideo.

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Alberto Lupini


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