Della melagrana non si butta via niente: gli scarti proteggono il cuore

Un estratto di bucce e semi di melagrana ottenuto mediante una tecnica innovativa, verde, efficiente e scalabile fino a capacità produttive industriali è efficace nel trattamento dell'ipertensione, sia acuta che cronica

22 febbraio 2024 | 07:30

Della melagrana non si butta via niente! Un nuovo metodo innovativo e sostenibile ha, infatti, permesso di estrarre un estratto completamente solubile in acqua dalle bucce e dai semi di melagrana, noti per le loro proprietà benefiche, in particolare per la presenza di ellagitannini come punicalagina e acido ellagico. Questo processo, sviluppato da ricercatori dell'Istituto per la bioeconomia del Cnr di Firenze e dell'Università di Pisa, utilizza la cavitazione idrodinamica, consentendo un'efficiente estrazione in acqua a bassa temperatura e con un basso consumo energetico.

I benefici dell'estratto di scarti di melagrana

Lo studio, pubblicato su Nutrients, ha dimostrato che l'estratto ottenuto è efficace nel trattamento dell'ipertensione, sia acuta che cronica, in modelli murini. Dopo la somministrazione orale dell'estratto nei topi ipertesi, si è osservata una buona biodisponibilità intestinale e una significativa riduzione della pressione arteriosa, migliorando la funzione endoteliale e abbassando i livelli di citochine a livello cardiaco. «Finora - sottolinea Francesco Meneguzzo, ricercatore del Cnr-Ibe - il recupero e la valorizzazione di questi sottoprodotti sono stati ostacolati dalla mancanza di una tecnica di estrazione adeguata, in grado di restituire un prodotto completamente solubile in acqua e più sicuro per l'organismo. L'applicazione della cavitazione idrodinamica ha consentito di estrarre una grande quantità di bucce e semi di melagrana in sola acqua, a bassa temperatura e in pochi minuti, con un consumo energetico molto limitato, restituendo un prodotto completamente solubile».

«Dopo la somministrazione - afferma Lara Testai dell'Università di Pisa - i risultati hanno dimostrato una buona bioaccessibilità intestinale e la capacità di contrastare efficacemente l'incremento della pressione in un modello sperimentale di ipertensione, migliorando la disfunzione e riducendo lo spessore dell'endotelio». Inoltre «la somministrazione dell'estratto di melagrana ha dimostrato importanti effetti a livello cardiaco, perché ha consentito di abbassare i livelli di citochine». Gli esiti dello studio potranno anche contribuire ad aumentare il valore della filiera della melagrana e abbattere l'impatto ambientale connesso ai relativi sottoprodotti.

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Alberto Lupini


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