Chi ha un account Instagram o TikTok nelle ultime settimane, scorrendo la home, probabilmente si sarà imbattuto in brevi video in cui gli utenti, spinti dalla curiosità di provare e testimoniare qualcosa di nuovo o semplicemente dal desiderio di ottenere like, si mettono a mangiare la neve. I protagonisti di queste clip raccolgono da terra una bella manciata di neve ingerendola poi o in purezza oppure aromatizzandola con dolcificanti particolari per renderla più gustosa, e gradevole al palato.
Mangiare la neve: quali rischi per la salute?
Un trend social ormai diffuso e, come tante altre tendenze a tema "alimentare" (se vogliamo definire così anche questa) che spuntano dal web, pure alquanto rischiosa. Ci sono pericoli per la salute nel mangiare la neve? Il freddo è l'unico tema o c'è anche dell'altro? L'abbiamo chiesto a Francesca Marino, biologa nutrizionista affiliata alla Cattedra Unesco di Educazione alla salute della Federico II a Napoli.
Mangiare la neve, la nutrizionista: «Pericolo maggiore è lo stress termico»
Per fare chiarezza sulla questione, e fare un minimo di informazione in più in tal senso, ecco gli aspetti di rischio che la nutrizionista Francesca Marino ha voluto mettere in risalto.
La dottoressa e nutrizionista Francesca Marino
«Non è che eventuali rischi per la salute derivino dalla neve in quanto tale, che di fatto altro non è che acqua – ci spiega – bensì da altri aspetti legati alla temperatura e alla "sporcizia" della neve stessa. Innanzitutto il primo trauma è di natura termica: la temperatura interna del nostro corpo è di 37 gradi centigradi, quindi ovviamente se in un ambiente del genere inserisco qualcosa di estremamente freddo sicuramente creo uno stress termico non indifferente».
Sempre più utenti sui social creano video in cui mangiano la neve
«Parlando più in generale - aggiunge la dottoressa - se proprio vogliamo provare questa esperienza ovviamente sarebbe da prediligere la neve appena caduta, perchè tutta quella depositata ha già assorbito la polvere che cade dal cielo, oltre alla sporcizia che è già presente sul suolo. L'opinione comune è che ci vogliano circa 48 ore per far sì che la neve diventi un covo di batteri, in realtà recenti studi scientifici hanno dimostrato come ci voglia ancor meno, e una variante è ovviamente anche il luogo in cui ci si trova. Bisogna anche contestualizzare in tal senso: un conto è la neve di alta montagna, un conto la neve che magari cade in città. Per quanto va detto come pure la neve fresca, per quanto più "pulita" di quella depositata già da qualche ora, presenti delle criticità. Nella sua discesa verso terra infatti i fiocchi, data la loro natura spugnosa, raccolgono inquinanti atmosferici presenti nell'atmosfera e nell'aria. Detto questo però non si può affermare come, di base, mangiare la neve faccia necessariamente male da un punto di vista nutrizionale, il pericolo maggiore, come detto, è legato allo stress termico che deriva dalla sua introduzione nel nostro organismo».