Le malattie cardiovascolari nel mondo occidentale sono le prime cause di morte e disabilità. Questo primato spaventa, eppure ci sono alcuni importanti atteggiamenti che potremmo attuare al fine di prevenire questo tipo di malattie. I fattori di rischio modificabili, essendo legati alle condizioni ambientali e alle abitudini personali, possono cambiare in meglio.
Humanitasa salute ha approfondito l’argomento con Alberto Cremonesi, coordinatore del Dipartimento Cardiovascolare e responsabile della Cardiologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
Patologie cardiovascolari: i fattori di rischio
Alcuni fattori I principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari sono:
- età;
- sesso;
- predisposizione genetica;
- peso e circonferenza addominale;
- dieta;
- sedentarietà;
- pressione arteriosa;
- fumo;
- presenza di alcune patologie come la colesterolemia o il diabete.
I fattori di rischio modificabili (come peso e circonferenza addominale, dieta, sedentarietà, fumo, pressione arteriosa) hanno un’incidenza importante nella salute delle arterie.
Prendiamo ad esempio il fumo che è il principale responsabile dell’aumento di rischio cardiovascolare nelle persone tra i 40 e i 50 anni. Sopra i 50 anni, invece, il fattore di rischio da non sottovalutare è l’ipertensione.
Sono entrambi due fattori di rischio sui quali l’individuo può intervenire, modificando il proprio stile di vita e l’alimentazione, o, se necessario, assumendo farmaci specifici. I controlli sono poi fondamentali: l’ipertensione può non dare sintomi e le persone ipertese spesso non ne sono consapevoli.
Come tenere sotto controllo la pressione
Una prima cosa da fare è ridurre la quantità di sale consumato a tavola, non soltanto diminuendo quello aggiunto, ma anche rinunciando a cibi che per loro natura o in seguito alla loro preparazione o conservazione ne contengono molto.
Alcuni esempi di alimenti salati possono essere i salumi e gli insaccati, i dadi da brodo, alcuni condimenti industriali, bevande, gelatine e dolci.
Importante è prestare attenzione anche a pane, grissini, crackers e merendine, poiché rappresentano un’aggiunta di sali importante.
Alimentazione: i consigli per un cuore in salute
Chi soffre di malattie cardiovascolari dovrebbe sempre rivolgersi a uno specialista dell’alimentazione, in modo da avere ben chiaro il regime dietetico adatto alla propria specifica situazione.
In generale, il rischio cardiovascolare può essere contenuto:
- aumentando il consumo di pesce;
- preferendo i grassi vegetali e limitando quelli animali;
- riducendo il consumo di bevande gassate e di alcolici;
- consumando almeno 4-5 porzioni al giorno di frutta e verdura.
Cuore e attività fisica
Per quanto riguarda l’attività fisica, è importante muoversi con costanza. Si dovrebbe partire con gradualità, secondo il proprio grado di allenamento e nel rispetto dei propri limiti, e aumentare frequenza e durata a seconda delle proprie possibilità.
È anche in questo caso importante ribadire che non tutti si devono comportare allo stesso modo. Chi ha già avuto problemi di natura cardiovascolare dovrà svolgere attività fisica con maggior attenzione, dopo averla concordata con il proprio specialista di fiducia.