Sono passati ormai diversi giorni dalla riapertura di ristoranti e bar, ma il bilancio è ancora negativo, non sono ancora chiare le regole e si fa tanta fatica a interpretare e mettere in pratica tutto quello che si legge sulle lunghe e infinite pagine dei decreti. Per questo non possiamo non dare credito alla rabbia dei gestori che ormai quotidianamente vediamo manifestare in molte città e paesi.
Potremmo dire che in Italia oltre al Covid-19 è arrivato e scoppiato un “virus” ancora più pericoloso e contagioso, che si chiama burocrazia. I contributi ad oggi arrivati sono una goccia nel mare, non servono nemmeno per pagare i costi fissi. Per non parlare della cassa integrazione, perché qui entreremmo in un labirinto senza via d’uscita. Il conto che sta pagando il settore turistico è drammatico, in questi tre mesi si parla di oltre 6 miliardi di euro in meno, si è paralizzata l’intera filiera del turismo. Il settore catering/banqueting per il momento è fermo, tutti gli eventi sono stati spostati al 2021 in primavera. Un vero disastro... Molte imprese medie o piccole avevano già chiuso prima dell’epidemia, e altre purtroppo saranno obbligate a chiudere.
Non dobbiamo però dimenticarci che il nostro Belpaese ha una carta vincente da giocarsi: il Turismo. Abbiamo mare, monti, laghi, cultura, storia, città tra le più belle al mondo. Ogni chilometro ha una gastronomia e vini diversi. Il turismo sarà il nostro futuro, per questo abbiamo bisogno sicuramente di formazione, ma soprattutto che al Governo ci sia qualcuno che sappia rappresentarci, parlare la nostra lingua, e che conosca le regole del nostro mestiere e magari dica per l’Italia quello che ha scritto su Twitter il Presidente francese Macron: «La gastronomia francese è l’orgoglio della Francia».
Noi maître di sala siamo sempre stati il tramite fra il cibo elaborato in cucina dagli chef e la sua trasformazione in emozione davanti agli occhi dei clienti. La nostra caratteristica principale è sempre stata quella di coccolarli con sguardi e sorrisi (il motto di Amira, non a caso, è “il sorriso non costa nulla ma rende molto”). Ora l’utilizzo delle mascherine renderà tutto più complicato, ma ci impegneremo al massimo per riadattare la nostra figura e dare sicurezza. Tutto questo però non ci deve scoraggiare, siamo un popolo che saprà rimboccarsi le maniche e rialzarsi, ci vorrà un po’ di tempo ma la nostra professionalità ci riporterà a vedere il sereno all’orizzonte.