Hosam Eldin Abou Eleyoun è nato ad Alessandria d'Egitto, laureato in chimica vive e lavora in Italia dal 1993, paese nel quale ha cominciato ad amare ed approfondire la cultura del vino. Socio AIS dal 2001 e sommelier dal 2003, ha vissuto intensamente la sua esperienza all'interno dell'Associazione italiana sommelier diventando nel 2005 direttore di Corso e poi nel 2010 Delegato di Milano e presidente Ais Lombardia dal 2018, eletto per il secondo mandato con 1590 preferenze. Nel 2014 in Borgogna ha ricevuto il titolo di Chevalier du Tastevin.
Hosam Eldin Abou Eleyoun
Qual è il suo programma per i prossimi quattro anni?
Riparto dai risultati eccellenti raggiunti durante il precedente mandato, nonostante la pandemia e in particolar modo il lockdown. La qualità dei nostri corsi ha fatto sì che tanti appassionati, nonché operatori del settore, si siano rivolti alla nostra Associazione per approfondire la loro conoscenza del mondo del vino e questo ci stimola a migliorare sempre di più la nostra didattica e i momenti di approfondimento. Il mio programma dà ampio spazio ai giovani, che rappresentano il futuro della nostra Associazione ed è nostro dovere prepararli a guidarla, dando loro sempre più spazio come delegati, degustatori e relatori.
In che modo intende valorizzare i giovani?
AIS Lombardia avrà la sua scuola concorsi per dare la possibilità a tanti giovani promesse di allenarsi e confrontarsi per affrontare i campionati con la giusta preparazione, e magari vincerli, come il nostro Stefano Berzi, sommelier professionista di AIS Bergamo, che ha riportato in Lombardia il titolo di Miglior Sommelier d’Italia dopo ben 11 anni. Il progetto con gli Istituti Alberghieri è uno dei più belli della nostra realtà e ha portato risultati inaspettati. Negli ultimi anni siamo riusciti a essere presenti in quasi tutte le province lombarde, dando grande opportunità di crescita professionale e prospettive concrete ai ragazzi che terminano gli studi. L'Associazione ha offerto un percorso moderno e dinamico appositamente studiato per il percorso scolastico degli allievi, offrendo loro le migliori basi oggi per essere i nostri colleghi Sommelier di domani. Un altro progetto è quello di rafforzare la collaborazione con gli istituti di ricerca e le Università presenti sul territorio lombardo e non solo, allo scopo di affiancare alla pratica della degustazione la fruizione di seminari specifici sulla comunicazione tenuti da docenti universitari.
E che strumenti utilizzate?
La guida nazionale Vitae e la guida regionale Viniplus sono gli strumenti di cui ci avvaliamo per raccontare le eccellenze della nostra regione grazie al fondamentale lavoro del gruppo dei degustatori.
Qual è la situazione di Ais Lombardia dopo la pandemia?
AIS Lombardia conta oltre 7mila soci, un risultato davvero incredibile, e vanta una solidità economica che consente di aiutare i giovani e realizzare progetti sociali. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto dei soci e al lavoro di tutti i colleghi coinvolti a vario titolo nelle attività dell'Associazione. Stiamo lavorando per raggiungere nuovi obiettivi. I nostri soci ci danno i giusti stimoli per continuare a crescere e regalare emozioni a chi vuole avvicinarsi al nostro mondo. I professionisti del settore che frequentano i corsi di qualificazione professionale rappresentano il 20% dei soci. Sono tantissimi gli appassionati che decidono di investire in questo settore.