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Ais Basilicata: “Sempre più opportunità di lavoro per il sommelier”

Eugenio Tropeano è stato confermato come presidente dell’Associazione italiana sommelier Basilicata con 158 voti per i prossimi quattro anni: «l'Ais sarà sempre più strumento di promozione e divulgazione»

 
16 luglio 2022 | 11:23

Ais Basilicata: “Sempre più opportunità di lavoro per il sommelier”

Eugenio Tropeano è stato confermato come presidente dell’Associazione italiana sommelier Basilicata con 158 voti per i prossimi quattro anni: «l'Ais sarà sempre più strumento di promozione e divulgazione»

16 luglio 2022 | 11:23
 

Eugenio Tropeano confermato come presidente dell’Ais (Associazione italiana sommelier) Basilicata con 158 voti per i prossimi quattro anni. «Sarà un quadriennio impegnativo e l’Ais Basilicata sarà sempre più strumento di promozione e divulgazione al servizio dell’intero territorio regionale», il commento ha Italia a Tavola. Confermato anche il team lucano dei sommelier nelle persone di Biagio Motta (delegato di Potenza), Daniele Scapicchio (Delegato del Vulture Alto-Bradano) e Samuele Olivieri (Delegato di Matera). Eletti anche i consiglieri Raffaele Marsico e Andrea Possidente. Mentre Giovanni Luigi Corrado sarà Presidente dell’organo di controllo regionale. La nostra intervista completa.

Eugenio Tropeano Ais Basilicata: “Sempre più opportunità di lavoro per il sommelier”

Eugenio Tropeano


Presidente Tropeano, è stato confermato con 158 voti alla guida dell’Ais Basilicata. Che emozione prova e quali saranno i prossimi obiettivi dell’Ais Basilicata?
Naturalmente c’è grande soddisfazione per questa dimostrazione di rinnovata fiducia da parte dei soci sommelier della Basilicata a cui all’indomani del risultato ho immediatamente inviato un enorme ringraziamento anche a nome dell’intero consiglio rinnovato; un grande onore, ma anche una grande responsabilità. Sarà un quadriennio impegnativo che avrà come principale obiettivo quello di radicare ancora di più la presenza dell’Ais nel rapporto con i produttori, i consorzi di tutela e le istituzioni, confermandoci come straordinario strumento di promozione e divulgazione a servizio dell’intero territorio regionale.


In Basilicata l’Ais da anni promuove la cultura vitivinicola con la proposta di corsi, seminari ecc. Quanti iscritti ci sono e qual è il trend degli ultimi anni?
L’Associazione italiana sommelier, con i suoi circa quarantamila soci in Italia, è universalmente riconosciuta come la più importante scuola di formazione per la professione di sommelier intesa specialmente come comunicatore e divulgatore della cultura enogastronomica oltre che come grande esperto degustatore di vini e di abbinamento cibo-vino. Anche l’Ais Basilicata conferma da molti anni un trend positivo di iscrizioni attualmente con oltre 400 soci, ma con numeri di persone che si sono avvicinate ai nostri corsi per sommelier che negli ultimi 15 anni che superano le 1700 unità.


In Basilicata lavorare come sommelier non è molto facile considerando i pochi ristoranti che prevedono la figura del sommelier. Qual è la situazione e quali possono essere le prospettive occupazionali future per questa professione?
In effetti se guardiamo esclusivamente al mondo della ristorazione, gli spazi in Italia e particolarmente in una regione piccola come la Basilicata nel tempo si sono ridotti, ma al contrario si sono molto ampliati all’estero specie nei paesi anglosassoni e nell’est asiatico dove la figura del sommelier è sempre più richiesta. Viceversa si aprono sempre più opportunità al sommelier che grazie alle sue competenze si occupa di comunicazione, divulgazione e promozione delle eccellenze enogastronomiche (giornalismo di settore, blogger, critici enogastronomici, ecc.); non tralascerei inoltre le grandi possibilità di lavoro offerte dal mondo dell’enoturismo e dell’accoglienza dei wine lovers nelle vigne e nelle cantine sparse sui tanti territori enologici italiani.


La Basilicata è una terra a forte vocazione vitivinicola. Che rapporto esiste tra gli appassionati, gli iscritti e i professionisti?
Un grande motivo di orgoglio per tutti noi dell’Ais è quello che quando termini il tuo percorso formativo e diventi sommelier, che tu sia un professionista del mondo della ristorazione, un wine consultant, o un semplice appassionato, entri a far parte di una fantastica famiglia unita da una grande passione per il vino che parla uno stesso linguaggio e condivide il medesimo approccio alla degustazione e alla ricerca della qualità nella bottiglia che si è stappata. Una associazione assolutamente trasversale come dimostrano le nostre aule formative dove sono seduti insieme lo studente universitario e il primario ospedaliero, l’operaio della Fiat e il notaio di un grande studio associato, la casalinga, il professore universitario e il proprietario di un ristorante alla moda.


Infine, secondo lei qual è il miglior abbinamento cibo- vino che rappresenta al meglio la Basilicata?
Troppo facile citare uno dei simboli della gastronomia lucana ovvero il Peperone Crusco (Peperone di Senise Igp ndr) abbinato ad un Aglianico del Vulture superiore Docg o a un Primitivo Matera Doc; io adoro gustare le succose fragole Candonga del Metapontino immerse in un calice di bollicine metodo classico rigorosamente lucano o di un fruttato bianco a base malvasia di Basilicata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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