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Serio, leale, determinato: German Scalmazzi si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a German Scalmazzi dello Chalet La Rotonda 1962 a Porto Recanati, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

 
24 aprile 2021 | 09:30

Serio, leale, determinato: German Scalmazzi si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a German Scalmazzi dello Chalet La Rotonda 1962 a Porto Recanati, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

24 aprile 2021 | 09:30
 

Lo Chalet La Rotonda 1962 è in fondo al Lungomare Sud di Porto Recanati (Mc). German Scalmazzi è il cuoco di questo elegante locale di proprietà della moglie Sara Pandolfi. Il loro amore scalda l’ambiente e anche il cuore degli ospiti. German, da giovane chef appassionato, acquisisce da subito le basi della cucina classica di mare. Diretta e sincera nel rispetto delle materie prime di grande qualità, dal brodetto alla frittura.

L’attività dello Chalet è stagionale e durante l’inverno, quando può, lo chef fa stage nei migliori stellati. Uno fra tutti Mauro Uliassi, il suo mentore. Ogni anno inventa menu di classe, creativi e di tradizione. German definisce la sua una cucina “imborghesita”: un aggettivo positivo riferito alla scelta delle materie prime fresche, locali, stagionali, trattate con grande cura e con tecniche moderne che rendono più “borghese” (nel senso di “raffinato”) il suo modo di cucinare.

Nei suoi piatti c’è il vero pesce azzurro dell’Adriatico e gli ortaggi marchigiani recuperati. Qui si può gustare ad esempio il brodetto alla portorecanatese, quello bianco dorato con lo zafferano. L’unico in Italia. Per questo motivo il Comune promuove l’Accademia del Brodetto fortemente voluta da German. Per continuare a ricordare che fu un cuoco illuminato, grande imprenditore, a inventarlo.

Serio, leale, determinato German Scalmazzi si racconta

German Scalmazzi


Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un ufficiale di marina

Il primo sapore che ti ricordi.
La carne alla brace che era protagonista sulla tavola la domenica

Qual è il senso più importante?
L’olfatto

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
L’uovo poché

Come hai speso il primo stipendio?
Il tanto voluto scooter

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Spaghetto con i moscioli, Uovo patata e tartufo bianco, Ragusa in porchetta

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Colatura di alici

Qual è il tuo cibo consolatorio?
La coppa di testa

Che rapporto hai con le tecnologie?
Apprezzo molto la tecnologia e la utilizzo in cucina il più possibile, ma sempre con rispetto per le materie prime

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Rape rosse

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie e le mie due figlie

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
“La persistenza della memoria” di Salvador Dalì

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
L’Inverno di Vivaldi


Per informazioni: www.chaletlarotonda.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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