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Metullio: Il futuro è una sfida da affrontare senza timori

Classe 1989, il cuoco dell’Harry’s Piccolo di Trieste, ancora fresco di seconda stella Michelin, è entusiasta di partecipare al sondaggio Personaggio dell’anno di Italia a Tavola. Per lui è un modo per mettersi in gioco e conoscere il giudizio del grande pubblico. Il futuro rappresenta una grande sfida da affrontare senza paura.

 
31 dicembre 2020 | 12:38

Metullio: Il futuro è una sfida da affrontare senza timori

Classe 1989, il cuoco dell’Harry’s Piccolo di Trieste, ancora fresco di seconda stella Michelin, è entusiasta di partecipare al sondaggio Personaggio dell’anno di Italia a Tavola. Per lui è un modo per mettersi in gioco e conoscere il giudizio del grande pubblico. Il futuro rappresenta una grande sfida da affrontare senza paura.

31 dicembre 2020 | 12:38
 

Idee ben chiare e precise: Matteo Metullio, giovane promettente chef del ristorante Harry’s Piccolo di Trieste (quest’anno si è guadagnato 2 stelle sulla guida Michelin, secondo più d’un parere è lui il vero trionfatore di questa edizione), è esplicito sul nostro sondaggio: «Sono soddisfatto - precisa subito - perché sta andando molto bene, io fra l’altro sono ai primissimi posti. È un valido test per conoscere il gradimento del nostro lavoro fra il grande pubblico. Giusto farlo tutti gli anni così possiamo valutare progressi e proposte dei nomi in corsa».

Matteo Metullio (foto: reportergourmet.com) - Metullio: Il futuro è una sfida da affrontare senza timori

Matteo Metullio (foto: reportergourmet.com)

«Partecipo più che volentieri - aggiunge - è un banco di prova a cui non ho paura di sottopormi. Cambia poco farlo annuale o biennale, l’importante è tastare il polso e sentire il giudizio dei nostri clienti». Manca ormai pochissimo alla conclusione del primo dei tre turni del sondaggio Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza: lunedì 4 gennaio alle ore 12 si fermeranno le votazioni e solo i 12 più votati di ogni categoria accederanno al 2° turno (CLICCA QUI PER VOTARE).

Altrettanto schietto, Metullio parla dell’anno che va a finire. «È stato molto complesso ed esaltante anche perché mi sono guadagnato 2 stelle Michelin. Personalmente - chiarisce - ho lavorato moltissimo dalla riapertura di giugno in poi e abbiamo avuto, come ristorante, significative soddisfazioni. Con una decisione coraggiosa abbiamo deciso di non ridurre il personale nemmeno nei due terribili mesi di fine anno. E per la prima volta dopo 17 anni di intenso impegno quotidiano, quest’anno sono riuscito a festeggiare il Natale a casa mia, con i miei cari».

«Il futuro rappresenta una grande sfida da affrontare senza timori». Ne è convinto il giovane 31enne chef stellato triestino, che annuncia «importanti investimenti della proprietà sulla struttura alberghiera per renderla sempre più attrattiva. Se il 2020, al netto del covid, è stato per molti un anno nero (anche se per noi, riconosco onestamente, non è andata così male), affrontiamo il 2021 - conclude Metullio - con i colori dell’arcobaleno. Sono i più belli, quelli della rinascita dopo il temporale. Cosa c’è di più appagante da vedere, se non il cielo con i sette colori dell’iride?».

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