Avevano detto che sarebbero andati per vincere e così è stato. In alto i calici per la Nazionale italiana cuochi (Nic) che da lunedì 30 maggio a giovedì 2 giugno è stata ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti per partecipare al Global Chef Challenge, una sfida ai fornelli tra diverse nazioni e che l'Italia per la prima volta è riuscita a vincere nella categoria più importante, quella Senior, grazie al duo composto da Marco Tomasi (chef Senior - Veneto) e da Tommaso Capitani Bonseri (Lombardia). Ma c'è stato anche l'argento nella categoria Junior, grazie a Giorgia Ceccato e pure nella categoria pasticceria con il team formato da Antonio Dell'Oro (Pastry Chef - Lombardia) e da Luca Bnà (Emilia Romagna).
L'italia è stata l'unica a volare ad Abu Dhabi con tre squadre, un segno dell'impegno profuso dal general manager Gianluca Tomasi e dal suo staff di tecnici formato da Pierluca Ardito, da Angelo Biscotti e dall'assistente Luigi D'Antonio, nonché supportato da Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi, per onorare questa importante competizione.
La squadra azzurra al completo
L'Italia vince il Global Chef challenge
Per poter alzare per la prima volta il trofeo del Global Chef Challenge l'Italia si è dovuta preparare molto duramente. La competizione è stata più volte rimandata a causa dell'emergenza pandemica, cambiando nel frattempo anche la sede di gara e pure la tipologia di menu che le varie squadre di cuochi avrebbero dovuto preparare. L'Italia nel frattempo aveva anche perso un membro iniziale del team, Andrea De Villano, costretto a rinunciare per problemi di lavoro, ma fortunatamente è stato efficacemente sostituito da Giorgia Ceccato, che nella categoria Junior ha portato a casa un ottimo argento.
La squadra azzurra si è quindi allenata per due anni nella sede di Cast Alimenti, la prestigiosa scuola di formazione per cuochi e pasticceri con sede a Brescia, sfruttando esclusivamente il tempo libero che avevano a disposizione i suoi componenti. La squadra italiana, infatti, a differenza di altri Paesi, come quelli scandinavi, che vengono sovvenzionate dalle rispettive Nazioni e che finora sono sempre stati le squadre da battere, insieme a Usa e Canada, ha dovuto fare di necessità virtù. I giovani componenti del team si sono infatti dovuti prendere le ferie per andare ad Abu Dhabi e questo rende ancora più onore e prestigio al trionfo azzurro.
Le sfide
I Senior Tomasi e Bonseri Capitani hanno avuto a disposizione cinque ore per servire un menu di quattro portate con ingredienti imposti dalla giuria internazionale, un piatto vegano, uno di carne, uno di pesce e un dessert.
La Junior Ceccato ha invece dovuto preparare un menu di tre portate per 4 persone in tre ore.
Infine Dell'Oro e Bnà hanno avuto a disposizione otto ore per preparare un dolce per 12 persone, basato sul cioccolato da preparare con diverse tecniche, ma anche 12 dessert.
La giuria, oltre al gusto (che valeva la metà del punteggio), ha valutato anche la preparazione dei piatti, la pulizia della cucina e pure l’impegno per evitare lo spreco alimentare.
Il general manager Gianluca Tomasi, abbraccia un azzurro
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Da sinistra i Senior Tommaso Capitani Bonseri e Marco Tomasi
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Giorgia Ceccato alza la coppa per la categoria Junior
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Giorgia Ceccato con la coppa degli Junior
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Antonio Dell'Oro e Luca Bnà alzano la coppa di Pasticceria
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Da sinistra Rocco Pozzulo con Marco Tomasi e Tommaso Capitani Bonseri
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Il commento entusiasta del presidente di Federcuochi
Rocco Pozzulo, presidente di Federcuochi ha commentato così a caldo, sul suo profilo social, il successo in cucina degli azzurri: «Abbiamo vinto. Un'emozione unica, I nostri ragazzi su tre podi; sono stati bravissimi e superlativi - ha scritto - La Nazionale italiana cuochi ha così portato Federcuochi sul tetto del mondo».
E così l'oro e i due argenti conquistati al Global chef challenge vanno ad impreziosire un palmares prestigioso dove già spiccava la medaglia d’oro conquistata al Campionato del mondo in Lussemburgo nel 2018 per la «cucina fredda» e la medaglia d’oro per la «cucina calda» vinta nel 2020 a Stoccarda in occasione delle "Olimpiadi" (Ika Culinary Olympics), nonché il terzo posto del ranking internazionale.