Sorpresa, per non dire sconcerto, ha suscitato nel mondo della ristorazione ed in particolare tra i buongustai del Trentino Alto Adige l'assenza nella guida 2022 "Venezie a Tavola", che da qualche giorno è nelle edicole e nelle librerie, del superstellato Alfio Ghezzi, nume tutelare del ristorante simbolo di Rovereto, il Bistrot Senso al Mart, un'icona così come lo sono il ristorante del Guggenheim Museum a Bilbao, il MoMa di New York, il Mudec di Milano. Il ristorante del Museo d'arte moderna e contemporanea di Rovereto non figura, infatti, nell'elenco dei tredici ristoranti del Trentino premiati dalla guida edita da Post Editori e curata dall'enogastronomo Luigi Costa.
Alfio Ghezzi
I trentini premiati
Li citiamo:
- Peter Brunel, Arco
- El Molin di Alessandro Gilmozzi, Cavalese
- Malga Panna di Paolo Donei, Moena
- 'L Chimpl di Stefano Ghetta, Sèn Jan di Fassa
- Il Rifugio Fuciade di Martino Rossi, Soraga, Passo San Pellegrino
- Il Gallo Cedrone, chef Sabino Fortunato
- La Stube Hermitage, Giovanni D'Alitta
- L'Orso Grigio, Cristian Bertol, Ronzone
- La Filanda, Jessica Bon, Denno
- Locanda Margon, Edoardo Fumagalli, Ravina di Trento
- Le Due Spade, Trento
- Cà dei Volti, Guglielmo Baron, Cembra
- Grual, Matteo Maenza, Lefay Resort di Pinzolo
Gli esclusi
Rispetto all'edizione 2021 non figurano in guida "Le Tre Colombe" di Fornace, il "Bosco dei Pini Neri" di Trambileno e il Ristorante di Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto. Per i primi due nessun giallo: evidentemente gli ispettori della guida hanno espresso una loro legittima valutazione. Per l'assenza del ristorante icona del Mart, invece, abbiamo interpellato l'enogastronomo Luigi Costa, responsabile della guida che oltre ai 225 ristoranti delle Tre Venezie, recensisce 50 pizzerie (in Trentino premiata la Pizzeria Da Albert), 16 vini e 15 prodotti tipici del territorio (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia).
Stupore per l'esclusione di Ghezzi
Stupore e incredulità la prima reazione di Costa. «Ma come è possibile? Che diavolo è successo? Interpellerò l'editore», ci ha risposto. L'inghippo di questo giallo in chiave enogastronomica è stato successivamene chiarito non senza imbarazzo dall'editore che ha ammesso l'errore di impaginazione: nelle 322 pagine si erano "volatilizzate" nell'etere due facciate: quella relativa al ristorante trentino di Alfio Ghezzi e quella relativa ad un ristorante di Vicenza. «Rimedieremo nell'edizione on line», ci ha assicurato Luigi Costa che si è scusato con i lettori e con lo stesso Alfio Ghezzi.
Meglio l'Alto Adige del Trentino
Tornando alla Guida 2022 il Trentino, nel raffronto con l'Alto Adige, esce maluccio anche quest'anno: 26 i ristoranti altoatesini (stellati e non) premiati contro i 13 del Trentino (l'anno scorso erano 14 e con il prestigioso Oscar di Ristorante dell'Anno assegnato ad Alessandro Gilmozzi, chef patron del "Molin" di Cavalese). Il Trentino si consola con il riconoscimento assegnato allo chef valsuganotto Giuliano Baldessari, originario di Roncegno Terme, e responsabile delle cucine del ristorante stellato "Aqua Crua" di Barbarano Vicentino, premiato con l'Oscar 2022 per la Ricerca e l'Innovazione. Giuliano Baldessari vanta un curriculum da far invidia ai grandi chef dell'"haute cuisine": basti citare l'esperienza maturata in Francia ai fornelli del leggendario Marc Veyrat (il re delle erbe spontanee) e i dieci anni alle "Calandre" di Padova come sous chef del tristellato Massimiliano Alajmo.
Come ristorante dell'anno l'edizione 2022 della guida "Venezie a Tavola" ha premiato Matteo Grandi, chef stellato del ristorante vicentino "Matteo Grandi in Basilica" in Piazza dei Signori a Vicenza e come giovane promessa Giacomo Sacchetto dell'Osteria "La Cru" di Villa Balis Crema di Romagnano (Verona). Per la cucina che onora il territorio premiato, invece, Stefano De Lorenzi della Trattoria Moderna "Due Mori" di Asolo (Treviso) e per la sostenibilità lo chef friulano Stefano Basello del Ristorante "Al Fogolar" 1905 di Udine. Come sommelier delle Venezie, infine, incoronato Egon Perathoner del Ristorante "Anna Stuben" di Ortisei (Bolzano). Chapeau.