Seby Sorbello, chef patron del Sabir Gourmanderie all’interno del Parco dei Principi Resort nel 5 stelle Esperia Palace Hotel a Zafferana Etnea (Ct) ha passato il primo turno del sondaggio Personaggio dell’anno di Italia a Tavola nella categoria Cuochi (per votare clicca qui). Sorbello vanta numerosi premi e partecipazioni in programmi tv su canali Rai, Mediaset, Alice ed è stato due volte giudice al Bocuse d’or.
La sua cucina è ispirata all’Etna, un territorio in cui vive in simbiosi. In tutti i suoi piatti racconta le sfumature e i sapori del vulcano, iniziando dalle erbe spontanee, di cui è un appassionato studioso e raccoglitore.
Seby Sorbello. Fonte: sebysorbello.it
Ilario Vinciguerra ha lanciato con un video una sfida al Governo per forzare la situazione e riaprire i locali. Vissani con la sua associazione Ristoritalia parla di class action contro il Governo. Cosa ne pensa?Il settore della ristorazione duramente
colpito, e in forte
crisi, come purtroppo tutti oramai sappiamo da diversi mesi, sta arrivando a un punto di non ritorno.
Questo continuo e altalenante
apri e chiudi non ci permette di lavorare per poter vivere: riaprire un’attività dopo ogni chiusura ha un costo non indifferente.
A mio avviso il tutto parte da ben più lontano: indubbiamente la tutela della
salute pubblica è prioritaria su ogni cosa, ma se si vuole seriamente aiutare il comparto ristorazione si devono iniziare a distinguere i codici
Ateco in Italia. Per la somministrazione di cibi e bevande, esiste quasi un unico codice Ateco, ragion per cui si continuano a emettere dei
decreti con lo stesso criterio per tutti, ma sappiamo benissimo che il rischio di
contagio da coronavirus non è uguale in tutte le attività di ristorazione, pizzerie, pub, bar ecc.
La Fic-Federazione italiana cuochi, dopo la pubblicazione del manifesto con i valori della Ripartenza ad aprile, come si pone di fronte alla realtà di oggi?La Federazione italiana cuochi in questi mesi ha dimostrato di essere un ente ben strutturato e capace di far fronte alle
difficoltà della categoria, ma sopratutto di continuare a restare a fianco dei
soci, lo dimostrano il
dialogo continuo con le istituzioni, i numerosi webnair, i tanti corsi di formazione online e i progetti mai arrestati, ma portati avanti nonostante le difficoltà.
Nel suo locale ha istituito il servizio delivery?Il servizio
delivery è un’espressione di cucina e di servizio che non è tra le mie preferite, infatti, lo abbiamo fatto solo per il
cenone del 31 dicembre perché abbiamo avuto tante richieste da parte dei nostri clienti. Di contro quando ci è stato permesso dai dpcm siamo stati a casa dei clienti a cucinare anche per sole 9 persone. Per me il
contatto con il cliente è una delle emozioni imprescendibili del nostro lavoro.
Volto noto della televisone soprattutto per la sua frequente partecipazione a Gusto di Tg5, come vive la partecipazione al sondaggio di Italia a Tavola?Per due volte ho cucinato alla
cena della
premiazione Premio “Italia a Tavola” a Firenze e a Bergamo e ne sono sempre stato affascinato.
Essere stato inserito quest’anno tra i
candidati mi ha onorato. Il risultato fino ad ora ottenuto mi fa comprendere il calore e l’affetto degli amici e di tutte le persone che continuano a votarmi. Quindi posso affermare che è un
bellissimo metro per comprendere se si sta facendo bene nella propria vita personale e professionale.