Riso Amaro è il nome di un bel locale a pochi passi dal castello baronale di Fondi (Lt), riverente omaggio al regista Giuseppe De Santis che diresse l’omonimo (e molto famoso) film nel lontano 1949.
Giuseppe De Santis nacque a Fondi, l’operoso centro non costiero dell’area pontina, noto anche per il suo Mercato Ortofrutticolo tra i più importanti del Paese. E qui a Fondi il ristorante
Riso Amaro, di cui è patron e valente cuoco il poco più che trentenne
Maurizio De Filippis, costituisce valido punto di riferimento per affezionata clientela gourmet. Locale elegantemente arredato, tavoli ben distanziati tra loro, area esterna per fruizioni in stagione non invernale.

Al governo della sala, maitre e sommelier, il bravo
Luigi Pecchia. Il benvenuto del prode Maurizio agevola la predisposizione ad ottimo pranzo: Latterini appena pescati nelle salmastre acque del lago di Fondi. Frittura delicata, vero finger food. Ancora, Alice a beccafico su cui poggia pallina di fichi secchi.
Maurizio De Filippis
Nel calice, dal sommelier Luigi ben consigliati dopo lettura di doviziosa carta dei vini, sorpresa lieta ed interessante: il Capolemole Bianco da sole uve bellone, vitigno autoctono, by Marco Carpineti. Questo vino saprà accompagnarci per tutto il pranzo.
Luigi Pecchia
Sorprendente e buono il piatto che giunge in tavola: 100% Sauté, aglio nero, caviale di limone. Un sauté su cui Maurizio scherza, divertendosi e divertendo i commensali, riproducendo le valve delle cozze con sua lavorazione di pane ed inchiostro di seppia. Ne sortisce sapore delizioso e piacevolezza del piatto reso totalmente edibile. I saporiti pani sono fatti in casa.
Sauté, aglio nero, caviale di limone
Altro piatto (anzi ciotola!) sorprendente: Cappuccino di zucca in due cotture, mazzancolle scottate, sesamo nero, battuto di cozze e lime. Proposta che palesa la grande maestria del cuoco e la sua talentuosa creatività. Si adopera il cucchiaio, ovviamente, ma dopo un po’ si accosta la ciotola alle labbra e si sorseggia.
Ris-orto alla pescatora
Altra gustosa invenzione del cuoco è il Ris-orto alla pescatora. Assenza di riso, il che appare vezzoso stante il nome del locale ed il ruolo del riso viene espletato da sorta di brunoise di carote. Pesce freschissimo con approvvigionamenti talvolta “in proprio” dacché Maurizio è anche pescatore per suo diletto e talvolta mediante la famosa pescheria Purificato di Formia: garanzia di sano ed ottimo pesce fresco.
Orata con croccante di carciofo
In cucina Maurizio lavora l’Orata, essa guarnendo con croccante di carciofo. Tutto bene, ma va anche detto che sovente in cucina, soprattutto a fronte di un pescato così lodevolmente fresco, vige il saggio motto “less is more”. Maurizio è anche abile pasticciere. I suoi macarons al mandarino sono di memorabile bontà. Sono presenti tre menu degustazione. Prezzi corretti.
Piccola pasticceria
Si plaude all’ardimento del giovane Maurizio: cucina di alto livello in area che ha sua attrattività soprattutto in fascia costiera. Ma il percorso intrapreso è quello giusto e vincente: potenza qualitativa delle materie prime, straordinaria freschezza del pescato, grande tecnica in cucina abbinata a guizzi creativi, garbato e professionale servizio in sala. Benissimo. E metabolizzando che talvolta less is more, si potrà anche perseguire il miglioramento continuo.
Per informazioni:
www.ristoranterisoamaro.it