Se da una parte qualche ristoratore deve fingere che il suo locale sia chiuso per uscire da TripAdvisor, dall’altra c’è chi, come lo chef Simone Ciccotti (nella foto), su TripAdvisor legge che il suo ristorante, l’Antica Trattoria San Lorenzo di Perugia, è chiuso, quando invece è aperto e non è stata effettuata alcuna comunicazione che provi il contrario. A poche ore di distanza dalla denuncia del ristorante Puerto Escondido, assistiamo a un caso opposto, ma che in comune con il primo ha una profonda amarezza nei confronti di TripAdvisor e la volontà di mettere fine a questo sistema distorto di recensioni online.
A questo proposito lo chef Simone Ciccotti, professionista della cucina e membro di Euro-Toques Italia, ha scritto una lettera indirizzata a TripAdvisor, che ha voluto condividere con il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini, vista la battaglia, sfociata nella campagna #NoTripAdvisor, che la testata sta portando avanti da anni, contro l’anonimato e le false recensioni sul web, e a cui la stessa Antica Trattoria San Lorenzo ha preso parte. Riportiamo di seguito la lettera per intero.
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L’ennesima riprova che questo sito d'immondizia, TripAdvisor, è un contenitore di indifferenziata. La nostra struttura per la seconda volta risulta chiusa e così non è. E non è la sola; altre attività risultano aperte nel sito TripAdvisor invece sono chiuse da mesi, creando un danno enorme sia ai clienti, sia ai lettori di TripAdvisor, sia agli esercenti. TripAdvisor non opera nessun tipo di controllo e di verifica, risultando per l'ennesima volta inattendibile. Siamo aperti!
Da oltre venti anni ho aperto il mio ristorante “Antica Trattoria San Lorenzo” dopo una vita di risparmi e di lavoro in questo settore dove ho svolto nella mia struttura, mansioni di cuoco, prevalentemente, ma anche di cameriere, lavapiatti, commis ecc. Ho aperto il mio San Lorenzo soprattutto per me stesso, era un sogno che riuscivo a coronare dopo diversi anni, e anche per la mia città che in quel momento non offriva molto, dove l’unico sforzo fatto dai miei colleghi era reperire gli affettati misti, le bruschette e fare le penne all’arrabbiata con prodotti da supermarket.
Ma l’Umbria offre molto più, bisognava solo fare delle ricerche più accurate e ascoltare le mamme e le zie. Da sempre mi viene posta la solita domanda da clienti e giornalisti, ovvero se aspiro a riavere la stella Michelin e diventare famoso. Chi apre un ristorante oltre all’aspetto economico deve sempre non disattendere le aspettative dei cosiddetti esperti se ci sono. Trovo ingiusto pensare che un giovane cuoco-ristoratore debba mettersi in gioco a livello personale con la sua creatività, e la sua bravura ed esperienza e anche a livello economico, mettendo a volte a repentaglio la quadratura dei conti della propria azienda.
Tutto ciò per accondiscendere a dettami a volte latenti, a volte chiaramente espressi dai cosiddetti MasterChef che scrivono su Tripadvisor che, in forma anonima, vengono ad ispezionare il livello della nostra proposta, e la qualità della nostra offerta, senza conoscere o magari senza sapere cosa mangiano. Un giorno un cliente, dopo aver mangiato tutto mi ha ricattato dicendo che se non gli avessi fatto lo sconto mi avrebbe fatto una recensione negativa su TripAdvisor; l’ho cacciato pagando per intero tutto il conto. Ho provato a spiegare le mie scelte, a chiedere consigli per crescere e migliorare, ma per premiare i loro favori non accetto compromessi, perdendo a volte di vista la motivazione iniziale, cioè la passione per la cucina e il più puro talento innato.
Simone Ciccotti
A volte il mondo delle guide, ad eccezione della Michelin, mi ha allontanato dalla mia professionalità; mi hanno e mi sono autocensurato, ho piano piano perso la mia libertà d’espressione. Non so se mi sono spiegato, solo forse alcuni colleghi possono capire fino in fondo le varie implicazioni. Dopo tante e attente riflessioni però dico che solo chi ha il coraggio di restare libero può essere artista, interprete, ideatore e imprenditore in questo caso. Altrimenti si avranno solo tanti copiatori, tante mode da seguire, tanti cloni, venendo alla fine a mancare l’aspetto umano la purezza e la spontaneità dei rapporti.
Sono quindi a chiedervi, nel rispetto dei miei “patemi d’animo” e della consapevolezza della mia capacità , nel rispetto dei miei amici e degli ospiti, e a difesa dell’arte culinaria - visto che mi avete segnalato come attività chiusa per la seconda volta, continuando a fare errori mettendomi al primo posto nella classifica e dopo qualche recensione magari falsa e negativa all’ultimo posto - di non essere più menzionato nel portale online di TripAdvisor , ponendo fine così all’altalena dei punteggi, che mi riguardano, agli errori di trascrizione, alla poca professionalità dei vostri lettori che tutti conoscono e che combattono con le loro personali simpatie, con i conflitti d’interessi più o meno espliciti e che alla fine confondono l’aspetto meramente personale con quello professionale.
D’ora in poi mi dedicherò solo ai miei amici e ospiti con serenità senza il dovermi più sentire sotto giudizio. Saranno loro a premiarmi e a farmi crescere. Alcuni miei colleghi sulle classifiche da voi pubblicate sono chiusi o falliti o è cambiata la compagnia societaria o sono vuoti o semivuoti, inoltre si premiano strutture appena aperte e non collaudate. Il mio utile 2015, pur in un periodo critico come a tutti noto, è ancora positivo. Chiedo per concludere di essere compreso; sì, sono amareggiato e deluso. In questo settore le cose non vanno più come dovrebbero, non c’è meritocrazia, ci sono state diverse denunce e polemiche, anche in televisione a “Le Iene” e “Striscia la Notizia”, forse è vero! L’antica Trattoria San Lorenzo è aperta in pieno regime lavorativo.
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