Metti una sera a cena (e che cena) nella terra di Ugo Tognazzi con i piatti amati e rivisitati dell'indimenticato attore cremonese e i vini con le etichette di uno di uno dei suoi film più famosi Amici miei: dal Conte Mascetti, al Come se fosse Antani, creati dall'azienda vitivinicola La Tognazza di Velletri (Rm). E appunto a Vescovato (Cr), nella più classica delle trattorie della pianura padana, alla Resca, Osvaldo Murri ha chiamato a raccolta una cinquantina di commensali per una conviviale all'insegna della cucina di qualità creata per l'occasione dal modesto quanto bravissimo signor cuoco, Paolo Crotti con a fianco tutta la famiglia. Una serata dedicata all'Ugo nazionale “cuoco di casa” e ad alcuni piatti della cucina romana da lui tanto amata. Così è stato per ricordarlo degnamente e con ironia, a 32 anni dalla morte (1990) e a cento dalla nascita (1922).
Bigoli al vizietto
Menu in grande stile
Un menu in grande stile: bucatini all'amatriciana, bigoli al vizietto e un super, super maialino-porchetta allo spiedo accompagnati dal bianco Tapioco e successivamente i rossi come se Fosse Antani e Conte Mascetti, vere perle della Tognazza.Va ricordato che risalgono al 1969 i festeggiamenti della prima vera vinificazione con etichette disegnate a mano da Ugo per la Tognazza. Ma è dopo la sua morte che la moglie Franca Bettoja prova a lanciare il brand la Tognazza con Gianmarco Tognazzi, terzo figlio di Ugo, che poi la trasforma in una vera azienda.
E alla Resca, anche in questa occasione - fra giornalisti super accalorati in discussioni pseudo politiche e avventori estasiati dai piatti creati con mano leggera e delicata da Crotti, come soleva fare Tognazzi dopo le bisbocce con gli amici si è chiesto un voto: buono, buonissimo, ottimo oppure una “cagata pazzesca”.
L'etichetta Conte Mascetti
Cibi genuini e pietanze raffinate
Il mio, senza ombra di dubbio: ottimo, per la proposta di cibi genuini e pietanze raffinate, con quel pizzico di fantasia che rende ancor più intrigante la riproposta di vecchi sapori, espressione culturale di un tempo che sembra oramai perduto. Si ritrova, per fortuna, alla Resca. E Osvaldo Murri con la consueta signorilità, ispirandosi al film Amici miei, ha chiuso da par suo: «Ricordare Ugo Tognazzi a tavola - ha detto - è un esercizio di gioia e di piacere da gustare con gli amici, anche se non sono miei».