Nadia Vincenzi è da un anno a Erbusco (Bs), in Franciacorta e ha portato con successo in questa location elegante e sobria l'esperienza trentennale di una cucina di pesce di tradizione un po' romagnola e un po' molisana.
Da Nadia Ristorante in Franciacorta aveva aperto i battenti precisamente
a settembre dell'anno scorso (dopo altre esperienze fra Bergamo e Brescia) e da subito ha confermato di essere all'altezza della fama che nei passati decenni l'ha accompagnato. Anzi, vista la bella location, ha senz'altro fatto un ulteriore passo avanti.
A casa di
Nadia Vincenzi si fa pesce, da sempre: «Non ho mai voluto fare un ristorante sia di pesce che di carne. Ho voluto dedicarmi solo su una materia prima e... l'ho azzeccata». Avere una cucina fatta di solo pesce non è né riduttivo, né un limite, anzi: per provare il pesce fresco di Nadia curiosi e appassionati non vengono solo dalla Franciacorta, ma anche dall'estero. E attenzione, parliamo di alta cucina, ma con un'attenzione costante alla tradizione, a quella che si può definire senza tema di smentite la vera cucina italiana. Salsine e spume qui sono bandite da sempre.
La zuppa di pesce
«Il pesce lo compro a Chioggia». Pesce sempre fresco, che viene declinato in una cucina dove talento e versatilità si fondono per dare vita a piatti che esaltano il gusto più autentico della materia prima e che, nel complesso, raccontano una cucina di stampo mediterraneo. «La mia cucina ha successo con gli stranieri ma anche con gli italiani che vogliono mangiare qualcosa di mediterraneo, che sia insomma semplice, perché è questa la verità: la mia è una cucina semplice, che punta prima di tutto sulla materia prima». E non c'è dubbio che questa donna straordinaria e tenace abbia costruito una meta per i gourmet che cercano il buono e la sostanza delle cose vere. E pazienza se per chi scrive è sempre con un qualche imbarazzo, da quasi cannibale (si fa per dire), che si gusta un piatto straordinario di Lupini di mare, che non è facile trovare in giro.
Quando Nadia parla di cucina mediterranea in tavola fa riferimento a due tradizioni, quella riminese e quella molisana, «io la chiamo cucina dell'Adriatico». Nadia è originaria di Rimini, nella capitale italiana della movida lei ci ha passato la sua infanzia, tra i profumi del pesce grigliato che ancora oggi propone nelle sue tavole, da ben 29 anni, e che i suoi clienti dopo tutto questo tempo ancora ricercano. Dopodiché si è trasferita in Molise, «una terra sconosciuta ai più, ma davvero ricca di materie prime eccezionali».
Nadia Vincenzi
Queste due influenze, Nadia Vincenzi, le ha portate con sé nelle sue tre aperture lombarde precedenti a questa di Erbusco. Prima a Rovato (Bs), dove è stata insignita della sua prima stella, poi a Sarnico (Bg) sul lago d'Iseo e infine a Castrezzato (Bs), dove la Michelin torna e di nuovo le attribuisce il tanto ambito riconoscimento. Ora ad Erbusco si aggiunge anche la freschezza e la genuinità dei prodotti che dal mare arrivano in Veneto: «Mi capita di trovare le moeche o le schie, le prendo e le preparo». Le "moeche" sono un piatto che solitamente è confinato ai paesi della Laguna, si tratta di piccoli granchi che tra aprile e maggio e tra ottobre e novembre vanno in muta, abbandonano la loro corazza e si presentano molli; le "schie" sono gamberetti tipici anch'essi della Laguna, vengono venduti al banco del pesce ancora vivi e per tradizione vengono fritti e serviti con polenta.
(Il pesce fresco di Nadia
da un anno in Franciacorta)
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La capacità di Nadia di far suo l'intero mondo del pesce italiano è straordinaria, ancor di più se si pensa che alcune sue proposte sono ormai in carta da quasi 30 anni: «non possono mancare nel mio ristorante i Lupini, la zuppa di pesce oppure la griglia».
Per riassumere, Da Nadia è sinonimo di una «cucina sana, tradizionale e senza mille ingredienti» - dice lei - preparata da una donna che sta bene perché questo lavoro lo fa da 30 anni e da 30 anni ci mette passione e amore - aggiungiamo noi.
Per informazioni:
www.ristorantedanadia.com