Era una provocazione che volevo lanciare in mattinata di fronte all’imbecillità dei politici e dei burocrati che hanno confezionato il Dpcm che rischia di uccidere la ristorazione italiana. Ma ecco che da Roma nel pomeriggio è giunta la proposta “concreta” che mi ha spiazzato, anticipando l'idea. A lanciarla è uno dei cuochi che ritenevo più innovativi in cucina, e che ora dimostra di esserlo altrettanto nella gestione. Francesco Apreda, 1 stella Michelin, che giusto 4 giorni fa aveva riaperto il suo Idylio all’interno dell’hotel The Pantheon di Roma, invita i suoi clienti a passare una serata in albergo per gustare con tranquillità, serenità e sicurezza i suoi piatti al ristorante.
Francesco Apreda
Scrive in particolare Apreda in un messaggio su whattapp: «Cari amici, è passata solo una settimana dove vi annunciavo la nostra ripartenza e a fronte delle nuove restrizioni relative al nuovo DPCM del 25 ottobre, sono ad informarvi che con audacia e forza d’animo l'apertura di Idylio nei giorni precedentemente indicati rimarrà invariata per i nostri ospiti in Hotel. Pertanto qualora desideriate trascorrere una serata speciale, sappiate che solo per voi ci sarà la possibilità di soggiornare in hotel ad una tariffa super speciale. Oggi più di prima siamo consapevoli che non ci possiamo fermare e speriamo che questa possa essere per voi una bella occasione per passare un’esperienza unica nel suo genere. Un abbraccio e avanti tutta».
Che dire: una soluzione geniale che da sola fa giustizia della follia di una politica che pensa di scaricare sul mondo dell’accoglienza l’incapacità a fare fronte alla prevista ripresa della pandemia.
LA SERA POSSONO CENARE SOLO GLI OSPITI DI UN HOTEL
Ma veniamo ai fatti. In base al Dpcm gli unici posti dove si può mangiare la sera sono i ristoranti di Hotel, ma per farlo si “dovrebbe” essere ospiti. Peccato che gli hotel sono di fatto semi vuoti e quasi tutti i ristoranti degli hotel sono aperti agli esterni, senza i quali non potrebbero funzionare. Ecco allora l’idea di permettere a chi vuole cenare fuori casa di farlo in un posto assolutamente sicuro come un hotel (non ci sono stati casi di contagi in tutta Italia) con un ristorante di assoluta qualità. Certo per farlo bisognerà pagare un supplemento (il costo di una notte in hotel). Ma a parte che per molti può essere un modo brillante di passare serenamente una notte con meno ansia, che non restando a casa, il costo potrebbe valerne assolutamente la pena. Soprattutto se, come è il caso de The Pantheon, si propongono tariffe scontatissime per una camera con colazione. Del resto l’alternativa sarebbe avere albergo e ristorante vuoto.
L’unica seccatura per alcuni potrebbe essere che prima di andare a cena bisogna per forza registrarsi al ricevimento dell’hotel. Ma questo è obbligatorio per evitare possibili sanzioni in caso di controlli delle autorità di pubblica sicurezza.
Un’idea da imitare assolutamente in tutti gli hotel con ristorante che vogliono tenere alta la bandiera dell’ospitalità alla faccia di chi vorrebbe fare passare questo mondo come infestato da untori. Salvo non aver trovato un solo focolaio in un ristorante. Ed è un'idea che possono attuare tutti i ristoranti che hanno camere (locanda), come gli agriturismi.
PICCOLA ACCORTEZZA FINALE
Se tanti hotel adottassero questa formula servirebbe magari un piccolo chiarimento finale… Se un cliente, per qualunque ragione, decidesse di non fermarsi a dormire all’ultimo momento, la gestione dell’hotel dovrebbe decidere in anticipo come comportarsi. Qualcuno potrebbe chiedere un rimborso di quanto pagato in anticipo per avere una camera. E qui si aprirebbe un possibile problema di correttezza.