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I 40 itinerari della Guida Touring Club "Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023"

Ecco la nuova guida “Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023” del Touring Club, presentata a Milano presso la sede monumentale di corso Italia. Ricorre quest’anno il trentennale della storica guida

 
18 gennaio 2023 | 17:42

I 40 itinerari della Guida Touring Club "Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023"

Ecco la nuova guida “Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023” del Touring Club, presentata a Milano presso la sede monumentale di corso Italia. Ricorre quest’anno il trentennale della storica guida

18 gennaio 2023 | 17:42
 

È sempre il momento giusto, quando si tratta di ricevere un consiglio autorevole: e quindi sarà meglio che turisti ed enogastronomadi  si affrettino a consultare (e/o acquistare) la nuova guida “Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023” del Touring Club, presentata a Milano presso la sede monumentale di corso Italia. Ricorre quest’anno il trentennale della storica guida, curata da Luigi e Teresa Cremona. I 40 itinerari selezionati mettono in luce svariate e sempre nuove tipicità culinarie, esplorabili grazie agli indirizzi raccomandati nelle sezioni Buona Cucina e Stanze Italiane, Camere e Cucine d’autore, l’Olimpo dell’accoglienza e della ristorazione.

Presentazione Guida Touring Club

Presentata la nuova guida “Alberghi & Ristoranti d’Italia 2023” del Touring Club

Non mancano, poi, suggerimenti relativi ad affittacamere, agriturismi e locali destinati ad una pausa veloce. Ma si possono trovare anche botteghe, cantine, acetaie, pasticcerie e forni, ovvero caseifici e aziende agricole dove acquistare a km 0: sono in vetrina i migliori artigiani del gusto, innestati sulle tradizioni locali ma pronti ad accogliere le novità e le sfide poste dai flussi turistici contemporanei.

Km 0, naturalità e No Waste

Senza dimenticare la valorizzazione del territorio, che è sinonimo di paesi Bandiera Arancione: nella guida, sono oltre 160 le strutture evidenziate e certificate dal Touring Club tra le eccellenze dell’entroterra, a partire dai suoi borghi. «È il cuore della nostra  missione», sottolinea Giulio Lattanzi, direttore generale TCI, «prendersi cura dell’Italia, un bene comune da preservare. Con pubblicazioni come questa noi vogliamo renderla più accessibile, attrattiva, competitiva e attraente. Ancora una volta ci siamo proposti di andare a scovare gli angoli del nostro paese un po’ dimenticati dai grandi flussi, anticipando l’evoluzione dell’idea di viaggio, proponendo oggi la destinazione che sarà di moda domani. Anche e soprattutto dal punto di vista enogastronomico, un settore che abbiamo a cuore dal 1932, anno delle prime pubblicazioni del Touring in materia. Come per le precedenti edizioni, ci siamo trovati in grande sintonia con i valori di riferimento di Luigi e Teresa Cremona, anche loro alla ricerca di un mondo nuovo di aziende ed esperienze gastroturistiche sostenibili, da comunicare e condividere con i nostri affezionati lettori».

«Attenzione alla sostenibilità, certo»,fa eco il critico gastronomico Luigi Cremona, «ce ne riempiamo tutti la bocca ma dobbiamo stare attenti a come questo nuovo vangelo possa tradurre in atti di buon senso. Mi spiego meglio: nel condurre il mio lavoro di ricerca e valorizzazione mi sono interrogato su tre idee riconducibili al tema generale della sostenibilità: Km 0, naturalità e No Waste. Il km 0 è oggi un brand così popolare da riuscire a mettere d’accordo perfino i politici, di destra e di sinistra; è diventato un nuovo fondamento concettuale dell’economia agroalimentare, nello sforzo di avvicinare il produttore al consumatore. Va benissimo, a patto di capire che una declinazione di tale idea in termini assoluti è impossibile: presuppone infatti una distribuzione omogenea dei siti produttivi e della popolazione, eventualità che non si verifica in nessun paese del mondo. Se km 0 significa, ad esempio, boicottare il consumo del pesce a Milano è evidente che non ci siamo».

Presentazione Guida Touring Club &quote;Alberghi

La guida è stata curata da Luigi e Teresa Cremona

Continua: «Ma anche la nozione di cucina naturale non va presa alla lettera: la lotta ai pesticidi e alle sostanze inquinanti è al centro delle nostre preoccupazioni, senza dimenticare che elementi basilari come il vino e l’olio non esistono in natura; e che qualunque cosa cuciniamo non è mai processata in modo puramente e semplicemente “naturale”, ma viene trasformata in modo tale da essere più disponibile, conservabile e digeribile per milioni o miliardi di esseri umani. E arriviamo anche al No Waste, la bandiera antispreco che oggi ci accomuna tutti: è un’idea da applicare con intelligenza, sempre calcolando costi e benefici. È ovvio che posso vantarmi di recuperare e rendere appetibili le bucce di patata e poi dimenticarmi dell’acqua, del calore, delle ore di lavoro che mi sono servite a renderle presentabili. E dunque km 0 e tutto il resto sono sicuramente le categorie con cui prendiamo coscienza delle nuove frontiere dello sviluppo sostenibile, cercando un faticoso adattamento; diventa però indispensabile pensare e agire senza fanatismi né adesioni alle mode del momento. In altri termini, senza rinunciare al buon senso».

Parola d'ordine: sostenibilità

La sostenibilità, quella autentica e concreta, trova nella guida Alberghi e Ristoranti d’Italia 2023 una visibilità adeguata grazie alla sezione mobilità elettrica, realizzata in collaborazione con la Fondazione eV-Now e la casa editrice Witaly. L’obiettivo è premiare l’impegno dei tanti operatori che già oggi lavorano e investono in vista di un turismo più attento al territorio, rendendosi parte attiva nella corsa all’elettrificazione finalmente intrapresa nel nostro paese. La sezione segnala oltre 50 strutture certificate come Electric Friendly, che hanno investito in sostenibilità puntando sull’efficienza energetica e sulle rinnovabili, nonché mettendo a disposizione dei clienti le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

C’era di che uscire ottimisti, dalla mattinata di presentazione della guida Alberghi e Ristoranti d’Italia 2023: è stata tutto un racconto su come sprecare di meno, riciclare di più, utilizzare i prodotti dell’orto sotto casa, valorizzare le specialità a km 0. Se pensiamo che fino a quindici anni fa il discorso era ancora agli inizi, e l’inquinamento quasi un male necessario, dobbiamo registrare un balzo in avanti enorme. Pare, insomma, che alberghi e ristoranti selezionati dal Touring Club Italiano vogliano fare fino in fondo la loro parte, e questa è una buona notizia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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