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La tecnologia, un'alleata per restare uniti

Lascio la presidenza di Ehma (European Hotel Managers Association) dopo 3 anni di mandato, consapevole di avere fatto tutto il necessario per tenere unito il settore e coinvolgere anche le realtà più piccole

di Ezio Indiani
Delegato nazionale Italia EHMA
 
01 aprile 2022 | 11:30

La tecnologia, un'alleata per restare uniti

Lascio la presidenza di Ehma (European Hotel Managers Association) dopo 3 anni di mandato, consapevole di avere fatto tutto il necessario per tenere unito il settore e coinvolgere anche le realtà più piccole

di Ezio Indiani
Delegato nazionale Italia EHMA
01 aprile 2022 | 11:30
 

A marzo è terminata la mia esperienza come presidente Ehma Europa (European Hotel Managers Association); esperienza iniziata a febbraio 2019 durante l’ultima assemblea in presenza a Parigi. Avrebbero dovuto essere diversi questi ultimi 3 anni. Tre anni che hanno cambiato il mondo, e non s’intende solo quello dell’hotellerie. Ma, davanti alle difficoltà, la nostra associazione si è rimboccata le maniche e ha saputo anche progettare e pianificare guardando al futuro. Oggi che i miei 3 anni di presidenza volgono al termine, vorrei tirare le somme insieme sul lavoro svolto e sulle nuove sfide che attendono la professione e il settore per il prossimo futuro. 

Cambio al vertice di Ehma La tecnologia, un'alleata per restare uniti

Cambio al vertice di Ehma

La tecnologia, alleata per restare uniti

Mi sento di affermare  di essere stato presidente atipico, molto più virtuale di quanto avrei voluto essere. Fortunatamente, la tecnologia in un momento come quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, mi ha permesso di fare cose che altrimenti sarebbero state impensabili. Innanzitutto, ho avuto l’opportunità di dedicare ad Ehma molto più tempo di quanto normalmente avrei potuto fare, e poi mi sono dovuto confrontare con problemi immanenti per dare sostegno e un po’ di forza all’associazione e alla categoria in generale. L’obiettivo primario, fin da subito, è stato quello di tenere uniti tutti i singoli membri, mantenendo vivo il filo che ci unisce nelle comuni problematiche e opportunità. Con l’arrivo della pandemia, questa necessità è diventata ancora più forte e il coinvolgimento dei colleghi nei vari progetti è diventato un impegno costante.

Forse è proprio con queste premesse che sono riuscito, nei due anni probabilmente peggiori per la categoria, a guardare al futuro rafforzando le collaborazioni sia con Ehl, Ecole Hôtelière de Lausanne, che con la Peter and Stephanie Nolan School of Hotel Administration, al Cornell SC Johnson College of Business a Ithaca (NY). Ma non solo, sono riuscito nel compito non semplice di stimolare la condivisione di best practices degli associati, con un’attenzione particolare a quelle legate alle emergenze del periodo. Molti di questi casi si sono distinti per un aiuto concreto e tangibile nei confronti della comunità locale, durante i mesi più duri della pandemia.

Nuova vision per nuove mission

Abbiamo inoltre lavorato per ridefinire il concetto di vision e mission di Ehma. Siamo l’associazione di hotel managers che rappresentano gli hotel più prestigiosi e unici in Europa. Promuoviamo l’amicizia, lo spirito di collaborazione tra i soci, supportiamo un network di inclusione, condividendo esperienze e comunicando in modo efficace per garantire fiducia, fedeltà e integrità. In tempi straordinari come quelli appena vissuti è accaduto qualcosa di speciale: i rapporti degli hotel con le comunità locali si sono fatti più stretti e la collaborazione ha portato ad esperienze di grande valore professionale e umano. In tanti hanno messo a disposizione le proprie cucine, la creatività e l’apertura verso altri hanno permesso all’hotellerie di entrare in contatto con realtà nuove e di farsi trovare presenti all’appello delle comunità. Come si dice: riuscire a trasformare un problema in un’opportunità. Durante la mia presidenza “virtuale”, mi sono messo davanti allo schermo e ho scritto al Parlamento, alla Comunità e a tutti i primi ministri europei facendomi portavoce della categoria in un momento assai complicato, dimostrando la mia passione e il mio entusiasmo condiviso con tutti i miei colleghi dell’associazione. 

Sono quindi pronto a passare il testimone, col sorriso sulle labbra e tanti progetti per il futuro. Sono felicissimo di finire in bellezza questa avventura straordinaria proprio a Lugano, dopo ben due cancellazioni dell’evento nei due anni precedenti. Per questo, ringrazio di cuore tutto il comitato organizzativo, i delegati nazionali e tutti i soci per il loro impegno!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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