Successo per Top Italian Chef 2022 con Debic ed Enrico Bartolini

L'edizione 2022 si è svolta al Capriccio di Manerba del Garda (Bs) con la partecipazione di Enrico Bartolini, il cuoco più stellato d'Italia, che ha presentato tre deliziose preparazioni realizzate con i prodotti Debic

04 novembre 2022 | 16:36
di Renato Andreolassi

Il segreto, anzi, i segreti? Talento e territorio. È questa la semplice ricetta di Enrico Bartolini, il cuoco più stellato d'Italia (9 stelle Michelin in tutto, attribuite a 6 diversi ristoranti). Al Capriccio di Manerba del Garda (Bs) in un caldo pomeriggio d'ottobre, per Top Italian Chef 2022, in collaborazione con gli eccellenti prodotti di Debic studiati per i professionisti, ha guidato alla scoperta di tre deliziose preparazioni: “La cialda croccante capperi e cipolla, cream cheese e agnello”, “La nostra foresta nera” e “La patata soffice, uovo e uova, dragoncello e nocciole”. Il tutto realizzato con gli innovativi prodotti Debic, tra cui mascarpone, panna e latte.

Una collaborazione all'insegna delle eccellenze

Uno showcooking con le stelle, anzi con “la stella” della cucina italiana, che ha raccontato alcuni passaggi della sua vita, introdotto da Emanuela Tesselli, marketing manager di Debic: «Gli chef - ha detto, con un gioco di parole - sono in buone mani con i nostri prodotti e i nostri prodotti sono in mani preziose con i professionisti della cucina, a partire da Enrico Bartolini. Una collaborazione all'insegna delle eccellenze».

La parte emozionale è quella che fa la differenza

Poi è toccato ad Enrico Bartolini che, facendo tesoro dell'esperienza maturata quotidianamente al Mudec di Milano, ha raccontato alcuni passaggi della sua vita. «Le ricette - ha rimarcato davanti ad una platea che lo ha ascoltato in religioso silenzio - nascono con la voglia di raccontare un messaggio. La parte emozionale è quella che fa la differenza, e poi è importante mettersi sempre in discussione come arma di difesa. Fondamentale è il lavoro di gruppo, lo chef è il capitano di un team capace di esaltare anche un solo ingrediente».

Una lezione a tutto campo

Perché è essenziale, ha sottolineato ancora Bartolini, «mangiare cose che piacciono, ma anche digeribili». Insomma una lezione a tutto campo, partendo dal croccante sperimentato a 4 anni (zucchero bollito e nocciole), alla pastasciutta scaldata e surriscaldata tre volte al giorno dalla mamma, fino ai 3 anni della fondamentale esperienza francese e all'importanza continua della ricerca: «Soldi non evasi dalle tasse, ma ben spesi e investiti soprattutto nelle future generazioni».

 

Più che meritata la targa che gli è stata consegnata fra gli applausi da Debic al termine dell'incontro al Capriccio. Questa la frase incisa sulla targa: “A Enrico Bartolini per aver condiviso con noi la sua grande visione di alta cucina fatta di creatività, tecnica e perfezione”.

 

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Alberto Lupini


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