Occorre smuovere il settore alberghiero. Nelle scuole assistiamo sempre più alla difficoltà di individuare e recepire docenti; mentre gli studenti svolgono sempre meno ore dedicate alla pasticceria. Se manca la formazione viene meno uno dei principi base della nostra professione. Quello per cui ci stiamo battendo da tempo. Cosa si può fare? Si coinvolga intanto la categoria intera per la formazione dei docenti e noi pasticceri saremo ben lieti - e pronti - ad arrivare in aiuto di studenti ed istituti.
Un piano per istruire i docenti
La formazione nel dna di Conpait
Il compito ed il ruolo di Conpait e delle associazioni di categoria sono d’altronde quelli di promuovere su tutto il territorio una formazione che includa, che faccia crescere. E la scuola alberghiera deve necessariamente posizionarsi tra le priorità dei pasticceri. Insieme a tutti i colleghi pensiamo che la bontà dei dolci che proponiamo ai clienti sia soltanto l’ultimo passo di un cammino che prevede preparazione, amore per quel che si fa, conoscenza. Le basi sono queste. E se ciò non parte dagli istituti preposti significa che l’ingranaggio evidentemente non funziona a dovere. Più che una critica dunque riteniamo indispensabile la condivisione. La proposta di coinvolgere la categoria va in questa direzione.
Conpait crede nella formazione continua con corsi ed aggiornamenti che abbiamo avviato in tutte le regioni italiane. Ogni mese ed in ogni periodo dell’anno i nostri pasticceri sono impegnati costantemente nell’apprendere e conoscere tecniche, procedure e novità del mondo dolciario, ma non solo, in evoluzione perenne. Gli studenti vogliono apprendere ma se poi le ore in aula sono minori rispetto alle esigenze si abbassa certamente la qualità. E ne risente la professione. Chiediamo a dirigenti e legislatori un fronte unico ed una comune intenzione di percorrere tutti la stessa strada nella stessa direzione. Conpait c’è, ed ha risposto presente.