«All'inizio del lockdown ci siamo pianti addosso per tre giorni, al quarto giorno abbiamo detto basta! Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso di ripartire con nuove idee, inventandoci un'attività online. Siamo risorti. Risultato: grande quantità di lavoro e notevoli soddisfazioni da tutto il mondo». Luca Montersino, giovane chef e maestro pasticcere, vincitore per ben due volte del sondaggio Italia a Tavola e candidato nuovamente quest'anno (clicca qui per votare) è l'incarnazione dell'italica voglia di fare, nonostante tutto e tutti.
Luca Montersino - foto: sito ufficiale di Luca Montersino
Le potenzialità del sondaggio di Italia a Tavola per Montersino«Il sondaggio è una bella e interessante iniziativa- dice - perché il pubblico percepisce e conosce il nostro lavoro al di là della competizione. È una soddisfazione vedere che tanti ti apprezzano, i voti salgono, ed è un significativo strumento di misura e valutazione».
Poi Montersino lancia la
proposta per renderlo ancor più accattivante. «Io lo farei con cadenza biennale, così la gente non si stufa e nel frattempo nel
panorama della ristorazione si vedono nascere
nuovi talenti e professionisti. Con un
click puoi girare da un Paese all'altro e fare nuove, inaspettate conoscenze».
Siamo riusciti a intercettare Luca dopo un inseguimento telefonico durato una giornata intera, tra un'ordinazione e l'altra, richieste di chiarimenti da parte dei clienti e il personale che deve evadere gli
ordini natalizi.
La pasticceria nel 2020 è digitale e formativa«Il 2020 - rimarca - è stato abbastanza schifoso. Per me però ha rappresentato l'occasione per inventare dal nulla una
scuola di alta pasticceria e non solo, con
corsi di formazione online che vengono seguiti in tutto il mondo. Dagli Usa (Florida in particolare), dal Canada, dall'Australia arrivano 70, 80 iscrizioni giornaliere. Tutti i corsi in rete sono
sold out. In questo momento vanno alla grande le richieste per realizzare
panettoni artigianali. Mi sono reinventato l'attività
aguzzando fantasia e ingegno, così come tanti altri colleghi continuano a lavorare con il
delivery e l'
asporto. La speranza è ultima a morire. Un colore su tutti, il
rosa».