Maria Cristina Bellelli e le sue cene eretiche conquistano Berlino

La ristoratrice e ambasciatrice di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura, col fratello ha ideato convivi a tema con ricette ispirate al credo dei catari. Così è stata premiata in Germana con l'Italian Food News Award

11 febbraio 2023 | 09:58
di Martino Lorenzini

Maria Cristina Bellelli, ristoratrice, amante della buona cucina e del buon bere, nonché ambasciatrice di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023, ha ricevuto a Berlino in occasione del Fruit Logistica, celebre fiera internazionale dedicata al mondo del cibo, l'Italian food news award per le sue cene eretiche. Ovvero, convivi a tema che da metà marzo prenderanno vita nel suo ristorante, a Desenzano del Garda (Bs), con ricette ispirate al credo dei catari, movimento religioso eretico soffocato nel sangue dall'inquisizione. La ristoratrice è stata premiata da ItalianFoodNews.it, in collaborazione con Op Aoa (Associazione ortofrutticoltori agro Scarl), Arcadia e Agritalia per la sua idea innovativa, un'eccellenza imprenditoriale italiana che contribuisce a promuovere il cibo italiano nel mondo.

Un premio a Maria Cristina Bellelli e alle sue cene eretiche

Non sono ancora cominciate, ma hanno già talmente fatto parlare di sè che sono ormai sulla bocca di tutti in Italia. Sono le cene eretiche, ovvero convivi a tema ispirati al catarismo, movimento ereticale cristiano, diffuso in diverse zone dell'Europa durante il Medioevo, che a Desenzano aveva uno dei suoi centri più attivi. Dal Comune Bresciano affacciato sul lago di Garda in poco tempo la notizia di questa singolare iniziativa è arrivata in tutta Italia, superando le Alpi e raggiungendo Berlino e il Fruit Logistica, celebre fiera internazionale dedicata all'ortofrutta e non solo. Giovedì 9 febbraio, all'interno dell'Italian Fruit Village la ristoratrice bresciana ha ricevuto l'Italian Food News Award International. Il riconoscimento, promosso dalla testata giornalistica online ItalianFoodNews.it in collaborazione con varie associazioni di categoria, Op Aoa (Associazione ortofrutticoltori agro Scarl), Arcadia e Agritalia, riconosce ai vincitori, l’impegno profuso a mantenere alta l’asticella della qualità dei prodotti e dei servizi italiani nel campo dell’agroalimentare.

In particolare Maria Cristina Bellelli ha ricevuto il premio "Progetto dell'anno" per la sua idea innovativa, «unica nel suo genere», come ha dichiarato la stessa ristoratrice che ha pensato le cene eretiche insieme al fratello Armando Bellelli, appassionato di storia e tradizioni locali, anche lui premiato a Berlino. Un’esperienza culinaria, quella dei due fratelli, che riporta gli ospiti a ripercorrere la storia degli eretici del Garda e delle difficoltà affrontate a causa dei divieti su alcuni cibi considerati proibiti.

Maria Cristina ha ricevuto il premio, una targa di riconoscimento, dalle mani giornalista TG5 Mediaset Gioacchino Bonsignore, che le ha fatto i complimenti.

«Sono felice per questo riconoscimento, nato per valorizzare il territorio di Bergamo e Brescia, capitali della cultura 2023, attraverso il cibo e la storia - ha spiegato Maria Cristina, il cui volto in questi giorni compare anche sulle riviste di Trenitalia distribuite sui convogli dei Frecciarossa - Fa fede al mio motto, "imparare con gusto", un motto che cercherò di portare avanti in futuro con altri progetti nei quali mi cimenterò a declinare storia, cucina e tanto divertimento».

Gli altri riconoscimenti

Insieme a Maria Cristina e ad Armando Bellelli sono stati premiati a Berlino anche l'azienda Naddeo Technologies s.r.l. per la categoria "Innovazione"; Agromed ha invece vinto il premio per la “Valorizzazione del territorio”, mentre il Consorzio Global Fresh Fruit ha visto invece assegnato il premio “Sostenibilità”. Per la categoria “Ricerca e sviluppo” ha ottenuto il premio l’Azienda Agricola Lapietra. Gli ultimi due premi, "Miglior giovane impresa" e "Miglior prodotto" sono andati rispettivamente a Home Restaurant Hotel ex aequo a Giacco Frutta e all’Azienda Itineri.

 

 

Le ricette catare

«Io e mio fratello ci siamo appassionati alla storia dei catari, i rappresentanti di una comunità religiosa eretica che nel Medioevo arrivò in Italia dalla Francia per sfuggire alle persecuzioni della Chiesa Cattolica che nelle città di Desenzano e Sirmione fondarono le loro ultime roccaforti, prima di essere anche qui dispersi e perseguitati dall'inquisizione - ha spiegato Maria Cristina Bellelli - E in particolare sono rimasta molto affascinata dal loro credo religioso».

I catari credevano che lo spirito fosse prigioniero di un mondo materiale e malvagio. Di conseguenza non si cibavano di nulla che fosse frutto di riproduzione, ad eccezione del pesce, di cui in epoca medievale non era ancora conosciuta la riproduzione sessuale. Di conseguenza erano bandite le carni, il latte, le uova, ma venivano apprezzati la frutta e la verdura e anche i pesci. Ed è anche per questo motivo che i catari si insediarono sulle sponde del lago di Garda e iniziarono a mangiare come le popolazioni rivierasche.

Nelle cene eretiche si valorizzeranno anche i prodotti culinari del Garda

Fra le ricette pensate dai due fratelli per i convivi eretici c'è quella dedicata al cosiddetto brodo di giuggiole. Ovvero una marmellata ricavata da dolci frutti diffusi nel Basso Garda, amata dai Gonzaga, che accompagnava formaggi e arrosti alla corte di Mantova, di cui esiste una versione liquorosa che concludeva i fastosi banchetti rinascimentali. «Ma non solo; riproporremo la Zuppa di cipolle con pere, piatto molto in voga nel Duecento - ha spiegato Bellelli - C'è poi anche El Sisam, ricetta a base di pesce, tipica della zona del Garda. In origine un antico metodo di conservazione del pesce, è ormai divenuta una piccola delizia, molto apprezzata dagli amanti del pesce di lago. Ci saranno ovviamente anche degli speciali dessert a base di frutta secca e miele. In ogni caso siamo soltanto all'inizio delle Cene eretiche; gli altri piatti saranno svelati nel corso di tutto il corso delle cene eretiche».

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Alberto Lupini


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