L'iniziativa solidale di Ciro Di Maio con 500 pizze gratis ai giovani (e non) di Napoli
Ciro di Maio, chef-pizzaiolo napoletano, ha regalato 500 pizze al Rione Sanità di Napoli, un gesto concreto per riportare convivialità e sapori autentici nel cuore della città
“Pizza della felicità” per tutti, quella con il ragù napoletano e la storica cosacca, la scorsa settimana, nel giorno del World Pizza Day. Ciro Di Maio, chef-pizzaiolo napoletano stabilitosi da alcuni anni (nel 2025 festeggia il decennio) a Brescia nella multisala Oz con il locale “San Ciro”, non è nuovo a promuovere iniziative originali assieme ai suoi 12 dipendenti.
Le iniziative solidali e i prodotti di San Ciro a Brescia
Nativo di Frattamaggiore, 35 anni, scuola alberghiera a Calata Capodichino con esperienze in alcuni ristoranti del Trentino e di Cattolica, si impegna concretamente nel mondo della solidarietà. Oltre a lavorare in carcere a Canton Mombello a formare i detenuti a diventare pizzaioli, Ciro, tanto per non scordare le sue origini e le strade in cui è cresciuto, al Rione Sanità di Napoli ha distribuito - di recente - gratis, 500 pizze fra i giovani e non solo.
Subito un chiarimento che si sente fra i 120 posti a sedere del locale di via Sorbanella: «Mi piace "tirare le orecchie" alle pizze; ognuna - sottolinea Ciro - ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c'è più pomodoro da una parte rispetto all'altra è perché usiamo pomodori veri». Più esplicito di così. Le pizze sono tutte diverse, fatte artigianalmente: olio Dop, mozzarella di bufala campana Dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp.
«Fondamentale - rimarca lo chef-pizzaiolo - è la pasta: ogni giorno viene scelto il livello esatto di idratazione, in base all'umidità della giornata». In menu San Ciro ha pure la pizza verace e il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell'olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. Una leccornia. E in cucina, per i piatti di mare e i dolci (immancabile la classica pastiera) della mamma Maria. Il tutto condito con un amore esplicito e verace per Pino Daniele, al quale Ciro ha dedicato un angolo particolare nel suo locale perché, sempre «qualcosa arriverà».
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Alberto Lupini