Gelato World Cup, la soddisfazione del team Italia: «Coronati 8 mesi di lavoro»

Il team azzurro ha trionfato a Rimini, in occasione del Sigep, all'edizione di quest'anno della Gelato World Cup. Per l'occasione abbiamo parlato con Davide Malizia, team manager della compagine italiana , che ci ha spiegato come è arrivato il trionfo: «Era l'unica cosa che contava»

25 gennaio 2024 | 05:00
di Alessandro Creta

Campioni del mondo! L'urlo che si è alzato verso il cielo di Rimini solo qualche giorno fa, quando lo scorso 22 gennaio in occasione del Sigep il team italiano ha battuto la concorrenza di altre 10 nazioni per aggiudicarsi la Gelato World Cup. Competizione a cadenza biennale, particolarmente sentita e seguita dagli addetti al settore, in questo 2024 (e come spesso è accaduto in passato) si è tinta di azzurro, grazie alla squadra di casa che ha preceduto sul podio Corea del Sud (seconda) e Ungheria (al terzo posto). A decretare la vittoria, una giuria internazionale che ha valutato il gusto e quella dei team manager che si è occupata dell'aspetto artistico. Due i presidenti di giuria, quattro i commissari di gara della Gelato World Cup, il campionato del mondo di gelateria organizzato da Gelato e Cultura e Italian Exhibition Group. Presidente di Gelato e Cultura e della Coppa del mondo gelateria è Giancarlo Timballo, presidente nazionale del Comitato di coordinamento gelatieri artigianali della Fipe Confcommercio dal 2000.

Gelato World Cup, Davide Malizia (team manager Italia): «Vincere? L'unica cosa che conta»

Cinque componenti per ogni squadra per la Gelato World Cup. La compagine azzurra era composta da Vincenzo Donnarumma, Rosario Nicodemo, Filippo Valsecchi, Domenico di Clemente e Davide Malizia, team manager che abbiamo contattato a poche ore dal trionfo suggellato a RImini. Un trionfo che replica quelli ottenuti dai nostri rappresentanti, nella medesima competizione, già nel 2006, 2008, 2012, 2016 e nel 2020. 

Davide, da team manager azzurro come hai vissuto questi giorni di gara?
Sono stati quattro giorni di tensione, a culmine di 8 mesi di preparazione. C'è stato un grande lavoro dietro, impressionante, che ci ha portato alla fine alla vittoria. Concorrenza? Non c'è qualcuno che temi di più o di meno, tutte le nazionali partecipanti potevano vantare grandi professionisti nel loro team, poteva succedere qualsiasi cosa in gara. È fondamentale stare sempre attenti a tutti, rispettarli così come rispettare le regole, fare le cose al meglio e cercare di capire se l'impresa è alla portata. Siamo però una squadra importante, fatta di grandi professionisti, con alle spalle già molti concorsi. Io penso che sia stata la squadra più forte che ho allenato e seguito in carriera. Ho cercato di attingere al massimo dalla mia esperienza per portare i ragazzi alla vittoria, sempre all'insegna di uno dei miei motti che è "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".

C'è stato un momento in cui hai capito che eravate sulla giusta strada per vincere?
Il secondo e il pentultimo giorno di gara sono stati quelli più di fuoco, dove c'erano tante degustazioni. Mi sono reso conto, assaggiando anche le proposte delle altre nazioni, che il gusto del team italiano fosse superiore quindi da lì ho cominciato a credere alla vittoria. Però è chiaro che è sempre una supposizione, perché il numeo dei giudici è nutrito e a votare siamo in tanti.

Anche alla luce di un ricco palmares relativo alle scorse edizioni eravate partiti con l'obiettivo della vittoria?
La vittoria è la mia ossessione, io sono team manager con più titoli vinti al mondo e questo è il mio decimo. Ovviamente andiamo preparati e settati per ottenere un certo tipo di risultato, ma non bisogna mai sottovalutare nessuno. Però è normale che so di avere delle possibilità, così come è altrettanto normale che bisogna saperle anche giocare perché gli sbagli sono sempre dietro l'angolo. L'ambizione, comunque, è alta e non deve mai mancare, l'obiettivo bisogna sempre averlo bene in testa.

Gelato italiano: «Un simbolo del nostro Paese»

Parlando del settore in generale, in che stato è il comparto della gelateria artigianale in Italia?
Siamo la nazione con i migliori ingredienti di tutti, quindi fondamentalmente siamo abbastanza avanti a tanti. Noi e la Francia si può dire che creiamo le mode che poi vengono seguite nel resto del mondo. Contestualmente anche i nostri artigiani sono tra i migliori, basti pensare come l'Italia nel ranking sia la nazione con più vittorie nel settore dei concorsi di pasticceria e gelateria, questo la dice lunga su quello che siamo capaci di fare. Il gelato poi è uno degli introiti più importanti della nostra nazione. È una cultura, è un simbolo. Nella mente del turista il gelato è italiano.

Quale trend prevedi per questo 2024?
Penso che prenderà sempre più piede il panettone gelato...

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Alberto Lupini


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