Fiorenzo Ascolese è il re del panettone tradizionale
Il capo pasticcere della pasticceria Ascolese di S. Valentino Torio (Sa) vince a Re Panettone per la categoria panettoni tradizionali. Alessandro Marigliano primo nei lievitati innovativi
Niente da fare, anche quest'anno sotto la Madonnina, Sud batte Nord nella 15ª edizione del Premio Re Panettone. Nella categoria dei panettoni tradizionali la vittoria è andata ad Ascolese (capo pasticcere Fiorenzo Ascolese) di S. Valentino Torio (Sa), mentre nei lievitati innovativi il gradino più alto del podio è toccato a I Marigliano (capo pasticcere Alessandro Marigliano) con un panettone alle alghe e alle alici del Cantabrico: è stato ideato - un'originale delizia - nel laboratorio di S. Giuseppe Vesuviano (Na).
La classifica
Panettone
- premio Ascolese (capo pasticciere Fiorenzo Ascolese) San Valentino Torio (Sa)
- premio Slama (capo pasticciere Alessandro Slama) Ischia (Na)
- premio Guariglia (capo pasticciere Nicola Guariglia) Salerno
Lievitato innovativo
- premio I Marigliano (capo Pasticciere Alessandro Marigliano) - San Giuseppe (Na) con Panettone alle alghe e alle alici del Cantabrico
- premio Elite (capo pasticciere Pietro Cartabia) – Vimercate (Mb) con Pepas
- premio Rampinelli Mac Mahon (capo pasticciere Andrea Rampinelli) – Milano con Dolce Autunno
Esclusi 4 su 30 partecipanti
Nel concorso classico, i giudici hanno applicato alla lettera il regolamento: 4 dei 30 partecipanti non sono stati ammessi perché hanno usato ingredienti non previsti: cioccolato, mix di lievitati, la glassa oppure mancava un ingrediente base. «Il panettone - ha ricordato Stanislao Porzio inventore nel 2008 della manifestazione meneghina - secondo la ricetta classica milanese, deve avere obbligatoriamente i canditi di arancia e cedro (niente glasse) solo scarpatura in cima, sia nella forma alta che in quella bassa. Nei lievitati innovativi abbiamo richiesto ricette davvero originali, di qualsiasi forma, farcitura e copertura anche salate, comunque a base di pasta di panettone e realizzati con lievito madre. Nelle schede di valutazione i giudici hanno teso a privilegiare nel primo caso il concreto rispetto della tradizionalità, nel secondo le novità. E che gustose novità!».
Insieme per salvaguardare la ricetta tradizionale
E le giurie, capitanate rispettivamente da Salvatore Tortora (tradizionali) e Alberto Paolo Schieppati (lievitato innovativo) hanno meticolosamente valutato tutti i prodotti ai quali è andato il plauso per il salto di qualità riscontrato rispetto agli anni scorso. Così come il pubblico che ha affollato con lunghe code all'ingresso il palaghiaccio di via Piranesi. Grande competenza e tanta voglia di un panettone di qualità, anzi di ottima qualità. A prezzi non stratosferici! Questo è il grande merito di Porzio, aver portato nei 30 stand prodotti di alta pasticceria provenienti da tutta Italia. Una piacevole carrellata fra le delizie e i dolci frutti del bel Paese con la presenza, manco a dirlo, di tanti giovani.
Dolci e salati per tutti i gusti e: «Tutte le personalità di sua maestà re-panettone: solo lievitati naturali e artigianali». Quelli che abbiamo gustato in via Piranesi sono stati dolci prodotti in proprio da maestri pasticceri con lievito madre e ingredienti naturali - alcuni con mix davvero accattivanti, senza additivi artificiali e mix di semilavorati. Durante la due giorni si sono susseguite prove d'artista e laboratori per i piccoli.
Grande interesse ha ottenuto la nuova iniziativa Paart, movimento per la pasticceria d'arte che ha l'obiettivo di salvaguardare i saperi, i sapori e le competenze necessarie a realizzare le specialità di pasticceria messi seriamente a rischio dalla sempre maggior diffusione dei semilavorati. Insomma, solo ingredienti naturali.
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Alberto Lupini