Negli ultimi tempi si è parlato molto della pandemia e della necessità di fare formazione al personale già dipendente ma soprattutto alle nuove leve, cioè ai giovani. Amira (Associazione maître italiani ristoranti e alberghi) non è stata ferma e abbiamo raggiunto traguardi molto importanti. Abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con il ministero del Turismo, incentrato sull’opportunità di avviare una linea di collaborazione diretta e reciproca che punti a: studiare una banca dati che consenta elaborazioni e analisi integrate dei dati statistici e delle informazioni dinamiche del mondo del lavoro; individuare i fabbisogni formativi e i valori professionali in relazione alle tendenze del settore; rilanciare il settore turistico-ricettivo.
Con il ministero dell’Istruzione è stato firmato un protocollo per “rafforzare le competenze dei giovani per il loro orientamento e la futura occupazione”: prevede un totale di 25 ore tra teoria e pratica; a conclusione del progetto formativo i maître Amira del territorio favoriranno convenzioni con strutture locali al fine di ospitare gli allievi per completare i Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) in modo da acquisire le giuste conoscenze da trasformare in competenze tecniche. Le ore minime in azienda saranno di 40 ore.
Un altro momento molto importante è stata la nostra presenza al convegno organizzato dall’Accademia del tartufo ad Acqualagna: “Paesi custodi del tartufo. Il tartufo prezioso indicatore biologico e la valorizzazione delle biodiversità”. Amira avrà il compito di rendere disponibile la professionalità della propria struttura organizzativa e favorire lo sviluppo della conoscenza del servizio. Un percorso formativo-educativo rivolto in special modo ai giovani, che ci vede i custodi del servizio di sala e i veri ambasciatori dell’ospitalità del servizio di qualità.
Ultima, ma non meno importante, la firma di un accordo quadro di collaborazione con il Museo dell’arte, del vino e della vite di Portici (Na), per la valorizzazione e lo sviluppo culturale delle eccellenze turistiche ed enogastronomiche della costa del Vesuvio, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini con attività di promozione, educazione, ricerca e formazione.