Brita, bere acqua in modo totalmente sostenibile
L’azienda che produce sistemi filtranti promuove il tema “Redesign your future”, in cui il ruolo della sostenibilità è centrale. Tanto da organizzare una tavola rotonda con autorevoli rappresentanti delle imprese
Migliorare la qualità dell’acqua è l’obiettivo di fondo di Brita, azienda fondata in Germania negli anni ’60 con l’idea di base di ottimizzare l’acqua del rubinetto. Oggi Brita è presente in 66 Paesi con un portafoglio ricco di prodotti-sistemi filtranti; soluzioni domestiche e professionali.
Dimostrazioni sensoriali della “Brita Water Wheel”
Oltre a condurre ricerche tecniche e a ampliare la gamma di prodotti fino a includere i filtri professionali per uso commerciale, Brita da tempo si è concentrata sul design. Ecco allora che dal 18 al 23 aprile è presente alla Milano Design Week-Isola Design Festival. Con il titolo di “Redesign your future” presso la Fondazione Catella l’acqua diventa protagonista di un itinerario che si sviluppa in tre diverse tappe: un’installazione creativa e di design, un’esperienza di realtà virtuale e degustazioni e dimostrazioni sensoriali della “Brita Water Wheel” con la Brita Water Sommelier Elena Scordamaglia. “Brita Water Wheel” è la ruota dell’acqua messa a punto dall’azienda che mostra tutte le dimensioni e gli ingredienti che influenzano aspetti come gusto, odore e sapore dell’acqua. Un’analisi a 360° dell’acqua, troppo spesso considerata inodore e insapore.
Storie di sostenibilità in uno scenario di crescita
Tema centrale di “Redesign your future” il ruolo della sostenibilità, da sempre parte integrante dell’azienda, come sottolineato dal suo principio “Cambieremo le abitudini delle persone nel bere acqua in modo sostenibile”. Questo il contesto in cui si è svolta la tavola rotonda “Storie di sostenibilità in uno scenario di crescita e cambiamento”, un momento di confronto e di riflessione a cui hanno partecipato diversi protagonisti del mondo imprenditoriale, stimolati da Lorenzo Sarvello, amministratore delegato e managing director di Brita Italia. Con lui Andrea Coccia (Gruppo Cimbali), Sabrina Arcaro (Unox Forni professionali), Michele Cannone (Lavazza), Michele Adt (Confida-Associazione italiana distribuzione automatica), Paolo Andrigo (Accenture, consulenza strategica).
«La sostenibilità - ha spiegato Andrea Coccia – è una nostra filosofia, un approccio che guida ogni aspetto del Gruppo Cimbali. Produciamo macchine performanti in assoluto. Il mercato ci chiede alti standard di sostenibilità sia di impresa sia di prodotto». Gli ha fatto eco Sabrina Arcaro: «La sostenibilità è un’evoluzione naturale della nostra filosofia, frutto di investimenti fatti nel passato. Lavoriamo sull’efficienza energetica del forno e l’eccellenza dei nostri prodotti trasmette valore aggiunto alla clientela».
Recupero e riciclo di bicchieri e bottiglie per distribuzione automatica
«Come Associazione – ha sottolineato Michele Adt di Confida – ci muoviamo ad ampio raggio servendo progetti di servizio alle aziende. Abbiamo puntato su rivending-economia circolare, ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e bottiglie per distribuzione automatica. I circa 13 mila cestini di raccolta hanno contribuito all’abbattimento di 1000 tonnellate di CO2. Di rilievo anche la lotta allo spreco alimentare. I prodotti ritirati, molto prima della scadenza, da 800 mila distributori automatici sono stati distribuiti dal Banco Alimentare a persone in difficoltà. Un altro tema di fondo è la sicurezza alimentare: abbiamo dato vita a una certificazione di qualità funzionale delle miscele di caffè in grani destinate al vending».
Tra 30 anni ci sarà caffè per tutti?
E sul caffè ha fatto il punto anche Michele Cannone: «Non si può consumare più di quanto si possa rigenerare. Tra 30 anni ci sarà caffè per tutti? A Cuba, Lavazza sta rifacendo la filiera del caffè con una mappatura blockchain e consorziando i contadini. Bisogna riconoscere il giusto valore ai produttori. Una cosa è comunque certa: essere sostenibili costa di più. Siamo in una fase di transizione e di cambiamento epocale e nel consumatore c’è ancora tanta confusione. Le parole chiave restano “buono-pulito-giusto”».
«Tra i nostri obiettivi – ha ricordato Paolo Andrigo di Accenture – c’è quello di aiutare le aziende, operative in settori diversi, a essere sostenibili. Hanno bisogno di veder certificato il loro livello di sostenibilità e in questo senso si stanno strutturando sia all’interno sia per l’esterno. Noi lavoriamo molto anche per integrare le filiere. Per quanto riguarda Accenture, nel Corporate Center di Milano Bonnet, 20 piani e 15 mila metri quadri, si vive e lavora in modo sostenibile. Luce, energia, acqua, tutto è controllato. Anche il prezzo del caffè interno è sostenibile»
Brita Italia
Via Zanica 19 24050 Grassobbio (Bg)
Tel 035 203447
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