Ais Sardegna: “Il sommelier valorizza anche il territorio e la sua proposta turistica”

Antonio Furesi è il nuovo presidente dell'Ais sarda, che raccoglie quasi mille iscritti, di cui il 20% professionisti. L'isola non guarda solo al vino, ma anche alle birre artigianali

26 luglio 2022 | 11:02
di Roby Rossi

Antonio Furesi è presidente Ais Sardegna, un’altra terra che nei tempi recenti ha saputo esprimere grande crescita di qualità e di immagine del brand. Furesi sottolinea l’importanza e la molteplicità della figura del sommelier oggi, un ruolo capace di svolgere un’azione importante di valorizzazione del territorio e della sua proposta enogastronomia, e quindi turistica. Sappiamo bene che l’Italia rappresenta l’eccellenza a tavola, nei suoi cibi, nei suoi vini, ma anche nelle birre, nei distillati, nell'olio e nei prodotti della sua terra. E proprio a questo AIS Sardegna ha pensato di dedicare una particolare attenzione…

Come vede la situazione dei sommelier in Italia? 
Più che parlare della "situazione" del Sommelier, penso sia più proficuo inquadrare la sua funzione al giorno d'oggi. Il ruolo del Sommelier in un mondo così globalizzato e diversificato nelle tecnologie, nei modi di comunicare, nei modi anche di consumare le bevande alcoliche va molto oltre quella che è la sua figura di sala in senso stretto. Oggi il sommelier ha l'opportunità, ad esempio, di svolgere una parte di spicco nella comunicazione del vino e delle bevande alcoliche, potendo così contribuire a diffondere l'informazione enogastronomica del territorio di appartenenza, fornire un valido ed efficace supporto ai produttori, favorire la promozione e valorizzazione dei prodotti. Sono solo alcuni degli esempi di quanto il sommelier oggi è funzionale al territorio e alla sua produzione di qualità.

 

 

Quali sono le prospettive? 
Direi che le prospettive sono desumibili proprio dall’ampiezza di intervento offerta oggi al sommelier.

E la Sardegna come si inserisce in questo contesto? 
Le situazioni regionali sono ovviamente diversificate; non ho sufficienti dati per esporre quali sono oggi gli scenari delle altre regioni. In Sardegna, l’area che rappresento, la figura del sommelier oggi è molto richiesta sia per le funzioni basilari che lo contraddistinguono, ma anche in campi estremamente differenti (brand ambassador, wine communication, social media management nel mondo del vino, Wine tastings ecc..). Non è peraltro da trascurare la vocazione turistica, a tutti i livelli, di molte parti dell'Isola, che per sua natura richiede persone di elevata competenza nel mondo del servizio del vino e nella sua comunicazione. Questa richiesta è supportata dall'AIS - Sardegna attraverso una costante attività formativa distribuita in tutte le delegazioni, proprio per garantire un futuro professionalmente efficace nell'Isola. Mi piace inoltre sottolineare come oggi il sommelier sia un professionista chiamato a conoscere molto di più che il solo mondo del vino. Allo stato attuale AIS ha iniziato un processo formativo quasi a 360° in cui rientrano le birre, i distillati, l'olio, i sigari... Ciò a significare che la cultura sommelieristica si va via via ampliando in tutto il settore del beverage. Noi in Sardegna abbiamo già effettuato, all'inizio dell'anno, un primo livello del corso per sommelier della birra e contiamo appena possibile di chiudere con il secondo livello.

 

 

Quanti iscritti avete? 
Nel 2022 gli iscritti in Sardegna sono poco più di 900. Di questi, risultano iscritti come sommelier professionisti il 20%. Tuttavia, il numero di colleghi che esercitano la professione potrebbero essere verosimilmente di più, considerato che una quota di questi non ha inoltrato domanda per il riconoscimento di "sommelier professionista". 

Ci sembra che, oltre al vino, abbiate anche una particolare attenzione al mondo della birra artigianale... 
Come già specificato sopra, AIS - Sardegna ha prestato una particolare attenzione al mondo delle birre con riferimento al movimento delle birre artigianali. In questo ambito e grazie a diversi colleghi più attivi in questo settore, abbiamo dato vita a due edizioni della "Guida alle birre artigianali della Sardegna”. Si tratta in sostanza di un volumetto, per il momento forse unico nel mondo AIS, che vuole raccontare uno scenario estremamente vivo e prolifico della produzione brassicola isolana, cercando anche di fornire degli utili topics sull'argomento. l'idea è quella di aggiornare un'edizione ogni due anni; purtroppo, la lunga pausa del COVID non ci ha permesso di lavorare alla terza edizione, ma contiamo di riuscire a riprendere l'attività quanto prima.

 

 

 

 

 

 

 

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Alberto Lupini


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