Agrumato, intenso, appassionato Maurizio Urso si racconta

24 giugno 2017 | 14:14
di Carla Latini
La cucina di Maurizio Urso è abbagliante come il sole che si riflette sul mare di Ortigia, la città vecchia sita nel cuore di Siracusa. Agrumi, erbe spontanee che coglie personalmente di cui conosce le origini e gli usi strategici nel creare un piatto, pescato del giorno, ortaggi e frutta colorati, semi autoctoni della sua terra sono i principali ingredienti della sua lista delle vivande.



Maurizio viene da una formazione classica all’istituto alberghiero, ma si arruola nell’esercito e diventa sottufficiale. Sarà un suo vecchio insegnante a scatenare in lui la passione mai sopita per la cucina. Ha la fortuna di incontrare il Maestro Gualtiero Marchesi, che lo illumina sulla teoria intellettuale di questo lavoro. Emozionato come un ragazzino, partecipa a dei lavori con Sergio Mei. E l’amicizia con Gianfranco Vissani si consolida attraverso lunghi anni di collaborazioni ed eventi importanti in Italia e nel mondo.

Queste esperienze, la teoria filosofica con Marchesi e le due pratiche con Mei e Vissani, lo portano a maturare una più profonda conoscenza della materia prima e ad esaltarla fedelmente nel rispetto delle tradizioni. Mangiare da Urso vuol dire mangiare la Sicilia intera in ogni sua espressione, dal dolce al salato. Sa come condurci dentro la storia passando dalle influenze greche a quelle romane, dagli arabi ai bizantini. Oggi il suo regno è La Terrazza sul Mare all’interno dello splendido Grand Hotel Ortigia sito sul porto turistico della città. Attualmente è segretario generale di Euro-Toques Italia.

Per informazioni: www.laterrazzasulmaresiracusa.it


Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un militare

Il primo sapore che ti ricordi?
Le impanate di mia mamma

Qual è il senso più importante?
L’olfatto

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
Mi è capitato solo una volta, preso dall’emozione: per Sergio Mei non riuscivo a fare la patata galletta

Come hai speso il primo stipendio?
Non me lo ricordo, erano mesi che lavoravo gratis... ero troppo felice

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Secondo me va provato tutto

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Gli ortaggi

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Una pizza fatta bene, bene, bene

Che rapporto hai con le tecnologie?
Buono

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Il fegato

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Carla Latini e Sophia Loren

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
“Il bacio” di Klimt

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“A me me piace o’blues” di Pino Daniele

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Alberto Lupini


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