Ad Armeno celebrati i 70 anni dell'associazione A.A.A. con i “Premi Alessi”

Ad Armeno celebrati i 70 anni dell'A.A.A. con i “Premi Alessi” a Mario Ragazzi e Simone Corbo. L'associazione unisce i lavoratori dell'hotellerie in amicizia e professionalità

21 novembre 2024 | 12:55
di Carmine Lamorte

Nel famoso ristorante “Da Paniga” di Borgomanero (No), uno dei templi della “Paniscia”, si è celebrato il 70° anniversario di fondazione dell'associazione A.A.A., nata ad Armeno (No) nel 1954. Durante l'evento sono stati consegnati i "Premi Alessi", istituiti nel 1988 e patrocinati dall'omonima azienda, che ogni anno premiano due professionisti dell'ambito alberghiero. Quest'anno i riconoscimenti sono andati a Mario Ragazzi, 82 anni, originario di Armeno, che ha ricevuto il Premio Alessi alla carriera per la sua lunga e brillante attività iniziata a 15 anni nell'Hotel Orta e proseguita in rinomate strutture come Villa d'Este a Cernobbio e il Regina Palace di Stresa. Premiato, poi, anche Simone Corbo, 43 anni, residente ad Armeno e chef a Villa Crespi a Orta accanto allo stellato Antonino Cannavacciuolo, che ha ricevuto il Premio Alessi Alberghiero dell'anno per la sua professionalità e l'eccellenza dimostrata in una carriera che lo ha portato in Italia e in Francia.

L'associazione A.A.A. e storia e leggende di Armeno

L'associazione, nata ad Armeno, località che si affaccia sul lago d'Orta e posta sulle pendici del Mottarone, integra al suo interno cuochi, maitre, barman, portieri d'albergo e governanti. L'acronimo A.A.A. rappresenta Armeno, il luogo di origine; Alberghieri, per indicare i lavoratori del settore dell'ospitalità italiana; e soprattutto Amicizia, quella con la A maiuscola, rimasta intatta per 70 anni, coniugando umiltà e professionalità. L'associazione è presieduta dal commendatore Alfredo Marzi, già executive chef delle navi da crociera Princess Cruise. Dopo una brillante carriera al servizio di re, regine, presidenti americani e italiani, si è ritirato nella sua Armeno, borgo di 2mila anime che da secoli fornisce professionalità al panorama alberghiero mondiale.

Secondo una leggenda, un vivandiere di Armeno sarebbe stato imbarcato sulle caravelle di Cristoforo Colombo come responsabile delle vivande, durante la spedizione verso il Nuovo Mondo. Sebbene sia solo una leggenda, è storicamente certificato che un cuoco di nome Rampone, originario di Armeno, fu chef alla corte del Re di Spagna nel 1600. Quando decise di fare ritorno al suo paese natale, il re lo scortò per garantirne il ritorno in Spagna. Ogni anno, l'associazione organizza un grande incontro estivo ad Armeno in occasione della festa di San Martino, con un aperitivo e pranzo, dove partecipano professionisti provenienti da tutto il mondo. È un momento di condivisione per salutarsi, ritrovare vecchi amici e colleghi, scambiarsi informazioni su nuovi progetti o cercare personale per le nuove stagioni. L'evento, oltre ad essere un'occasione di networking, celebra anche il patrono Papa Pio X, scelto nel 1954 come protettore dell'associazione da Don Giacinto Mendogni, allora parroco di Armeno.

Il Museo alberghiero di Armeno

Ad Armeno, inoltre, si trova il Museo alberghiero, un luogo unico al mondo dedicato alla memoria del comparto. Un museo con una raccolta unica al mondo, in cui alberghieri, cuochi, barman, maitre, chef de rang, commis, portieri (e tanti altri) hanno portato ricordi e spezzoni di vita raccolti in giro per il mondo. La cittadina di Armeno è famosa in tutto il mondo per essere la patria degli alberghieri. Da almeno quattro secoli da questo piccolo paese son partiti per le cucine, i ristoranti, gli alberghi migliaia di Armeniesi. Qui è possibile trovare oggetti di lavoro storici, fotografie, testimonianze scritte, quali menu di celebri incontri, libri rari e tantissime fotografie, raccolte di giornali d'epoca attraverso un secolo e mezzo.

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