Negli ultimi anni il settore alberghiero ha visto crescere il problema dell'abbandono del personale, tra stagionali che non si presentano e collaboratori che cambiano lavoro al primo imprevisto; un fenomeno che è cresciuto durante la pandemia e al quale in Italia si fa ancora fatica ad arginare o a trovare soluzioni efficaci e durature nel tempo. «Spesso si fornisce la spiegazione del basso stipendio o dei turni improponibili per giustificare queste dinamiche», spiega Manuel Windegger, consulente e specialista in accoglienza e marketing della ristorazione.

Equilibrio tra lavoro e vita privata è la capacità di bilanciare in modo sano e soddisfacente le esigenze professionali e quelle personali
Invece, secondo l'esperto, la vera sfida è creare un ambiente che vada oltre la mera retribuzione: serve un equilibrio tra vita privata e lavoro, procedure chiare e formazione continua. Solo così si costruisce un “posto di lavoro ideale”, dove le persone non si limitano a svolgere un compito, ma si sentono parte di un progetto di crescita.
Fidelizzare il personale alberghiero: work-life balance al primo posto
Per Windegger il vero motore della fidelizzazione è l'orario di lavoro. Il work-life balance (equilibrio tra lavoro e vita privata, ovvero la capacità di bilanciare in modo sano e soddisfacente le esigenze professionali e quelle personali) non è un optional, ma il fondamento di una fidelizzazione solida.

Il vero motore della fidelizzazione è l’orario di lavoro. Il work–life balance (equilibrio tra lavoro e vita privata.
«Non si tratta in prima battuta di un livello retributivo», spiega, «ma di trovare un orario di lavoro che garantisca lo svolgimento dei propri hobby o anche solo il tempo per non fare niente. In molti contesti, soprattutto nelle destinazioni turistiche stagionali, i turni sono talmente “improponibili” da costringere lo staff a non poter usufruire dei riposi previsti da contratto e a vedersi scalate le ferie e i permessi in virtù di uno stipendio all-inclusive. Garantire invece turni sostenibili, riposi certi e un sistema di rotazione che consideri picchi e cali di lavoro evita il burnout e mantiene alta la motivazione».
Fidelizzare il personale alberghiero: sicurezza contrattuale e correttezza normativa
La percezione di stabilità è cruciale: secondo Windegger, «aziende strutturate in modo rigoroso, che rispettano leggi e contributi, danno maggiore fiducia ai dipendenti». Evitare l'uso indiscriminato di cooperative fittizie o di appalti “a catena” - che spesso interrompono pagamenti e contributi - è essenziale per non ritrovarsi coinvolti in contenziosi legali o visite ispettive (Ispettorato del Lavoro e Guardia di Finanza).

aziende strutturate in modo rigoroso, che rispettano leggi e contributi, danno maggiore fiducia ai dipendenti
Windegger sottolinea poi l'importanza di ricevere periodicamente il Durc (il documento unico di regolarità contributiva) dalle aziende che erogano i servizi in outsorcing e la certificazione che siano stati pagati gli stipendi: «Se l'appaltatore non presenta regolarità contributiva, si rischia che l'hotel, in caso di irregolarità o fallimenti della cooperativa, abbia pagato le fatture all'appaltatore e successivamente debba pagare anche stipendi e contributi ai lavoratori».
Fidelizzare il personale alberghiero: retribuzioni e benefit mirati
Il salario rimane un elemento importante per il lavoratore, ma Windegger avverte: «La retribuzione deve essere integrata da benefit che facciano sentire il dipendente valorizzato». Tra questi, vitto e alloggio per gli stagionali diventano una necessità nelle località con carenza di alloggi disponibili. Altro aspetto importante, soprattutto all'estero, è l'assicurazione sanitaria integrativa: «Un benefit sanitario definisce un posto di lavoro ideale» e contribuisce a ridurre l'assenteismo. Infine, la flessibilità del lavoro da remoto - anche un solo giorno a settimana - rappresenta un segnale di fiducia e autonomia verso il personale amministrativo e di back-office.
Fidelizzare il personale alberghiero: formazione continua e crescita professionale
La crescita non è un lusso, ma un investimento: «Il dipendente percepisce la possibilità di imparare - e questo aumenta il senso di appartenenza» afferma Windegger. Oltre al training on-the-job, con tutor che affiancano i nuovi arrivati, è importante offrire corsi mirati (sommelier, barman, revenue management) e percorsi di certificazione.

Per un posto di lavoro idelare serve creare un ambiente che vada oltre la mera retribuzione: serve un equilibrio con la vita privata, procedure chiare e formazione continua
Mappare le competenze trasversali - comunicazione, problem solving, lingue straniere - aiuta a costruire un career path chiaro, con percorsi professionali intermedi e obiettivi misurabili. Chi sente di poter ambire a ruoli di maggiore responsabilità è meno incline a cercare altrove.
Fidelizzare il personale alberghiero: il mansionario
Un mansionario dettagliato fa la differenza tra un team efficiente e uno depotenziato: «Serve definire ogni attività, dalla fase di preparazione al servizio, carichi e scarichi, fino alla gestione degli imprevisti». Windegger racconta di realtà del mondo horeca che hanno predisposto un manuale operativo inclusivo di foto e video, grado di coprire tutti gli eventi, dalla mise en place al rifornimento del furgone. «Così il dipendente sa sempre dove intervenire, quando e come, senza dover chiamare il manager per ogni minima richiesta».

Un mansionario dettagliato fa la differenza tra un team efficiente e uno depotenziato
Fidelizzare il personale alberghiero: selezione e pianificazione del fabbisogno
Spesso si assume “a scatola chiusa” senza guardare i dati storici: camere occupate, pasti serviti, giorni di effettivo servizio (Per Windegger, mediamente, tra riposi, ferie, permessi e malattie mediamente sono 220 su 365 all'anno per un receptionist).

Spesso si assume “a scatola chiusa” senza guardare i dati storici: camere occupate, pasti serviti, giorni di malattia
L'esperto consiglia quindi di simulare i turni con software gestionali, prevedendo picchi stagionali e assenze: «Solo così puoi capire se conviene un part-time aggiuntivo o un full-time in più». Conoscere il costo del personale e inserirlo in un budget costi-ricavi evita di scoprire all'improvviso sovraccarichi di spesa.

Fidelizzare il personale alberghiero: employer branding e valori aziendali
Per attrarre i migliori talenti non basta un annuncio generico: «Le compagnie alberghiere di successo hanno job description dettagliate, che spiegano mansioni, skill richieste e range retributivo». Partecipare a recruiting day, collaborare con scuole alberghiere e mantenere una presenza attiva su LinkedIn e Indeed aiuta a costruire un employer brand forte. Fondamentale anche comunicare chiaramente i valori etici dell'azienda, dal rispetto delle pari opportunità ai congedi parentali: «In alcuni Paesi europei si offrono finestre di congedo molto più ampie, e questo fa la differenza».

Manuel Windegger, esperto di accoglienza e marketing della ristorazione
Fidelizzare il personale alberghiero: benefit abitativi e servizi accessori
In molte destinazioni turistiche manca alloggio per lo staff: «Ho visto strutture in Africa che hanno costruito intere palazzine con navette per portare i dipendenti sul posto di lavoro», racconta Windegger. Soluzioni come staff-house aziendali o convenzioni con residence locali fidelizzano le persone, riducendo stress e turnover. Vitto e alloggio, se gestiti internamente, diventano un beneficio tangibile che spesso pesa più di un aumento di stipendio.