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lunedì 08 dicembre 2025  | aggiornato alle 04:52 | 116192 articoli pubblicati

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Il Barrier di Bergamo ha festeggiato i suoi primi 10 anni di vita con guest shift internazionali, una private room dedicata e un after party esclusivo. Una serata di divertimento che ha raccontato stile e identità del locale

 
24 novembre 2025 | 12:52

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Il Barrier di Bergamo ha festeggiato i suoi primi 10 anni di vita con guest shift internazionali, una private room dedicata e un after party esclusivo. Una serata di divertimento che ha raccontato stile e identità del locale

24 novembre 2025 | 12:52
 

Dieci anni possono sembrare un soffio oppure un percorso immenso, soprattutto nel mondo del bar. Per il Barrier di Bergamo, il traguardo è diventato un’occasione per fermarsi un istante e guardare indietro, celebrando un cammino fatto di persone, stili e cambiamenti. Il locale ha festeggiato l’anniversario con una serata che ha richiamato bartender da tutta Italia e da diverse capitali europee, trasformando Bergamo in un piccolo crocevia internazionale del bere miscelato.

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Gli interni del Barrier di Bergamo

Mauro Colombo, fondatore insieme ai soci Nicolò Rossi e Edoardo Briccoli Pontiggia e anima del locale, sorride quando ripensa all’inizio: «Il nome Barrier non l’ho scelto io. La sera prima dell’apertura ero senza un’idea precisa. La mia compagna mi disse: “Chiamalo Barrier, come la barra che divideva il bancone dei locali dalla parte adibita alla vendita degli alcolici. Da lì è nato il nome». Un nome che oggi porta sulle spalle dieci anni di storia.

Una line-up internazionale per raccontare un’idea precisa di mixology

Per il decennale, il Barrier ha scelto un format che gli è familiare: una lunga takeover con guest shift a rotazione. Non una passerella, ma un modo per raccontare chi si è, attraverso colleghi e amici che hanno incrociato la strada del locale negli anni. Al banco si sono alternati:

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Mauro Colombo

  • Benjamin Cavagna - 1930 Milano
  • Riccardo Rossi - Freni e Frizioni Roma
  • Alina Cickozki - Flying Dutchman Amsterdam
  • Angelos Zeimpekis - Line Atene
  • Peppe Loria - Volare Bologna
  • Andrea & Diego - Quanto Basta Lecce
  • Riccardo Soncini - Disco Reggio Emilia
  • Davo - Ruggine Bologna
  • Gianni Zottola - Tiki Expert

«Per noi la miscelazione classica è la base di tutto», spiega Mauro. «Le signature sono la parte più personale, culturale, ma se non sai fare la miscelazione classica non puoi andare lontano. Il punto fermo resta far stare bene chi abbiamo davanti.»

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Bere meno, bere meglio: la filosofia attuale di Barrier

La serata, volutamente dinamica, è stata costruita con l’idea che una festa non debba essere perfetta, ma viva. «Il format può essere caotico, ma è divertente. Una serata come questa è celebrazione pura. Le guest tecniche le facciamo altrove, quando vogliamo dare più spazio alla degustazione e meno alla festa.»

La Private Room: uno spazio protetto nel cuore della festa

La celebrazione ha trovato un suo equilibrio grazie alla Private Room, riservata a partner, giornalisti e ospiti speciali. Qui, tra luci più morbide e un ritmo più lento, ha preso posto il guest shift di Dario Banchellini (Locale Firenze) con le interpretazioni di due grandi classici: Negroni e Martini.

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

La collaborazione tra Barrier e Locale Firenze per i 10 anni del locale

Barrier: un viaggio in continua evoluzione

Nelle parole di Mauro si percepisce una storia che non è lineare ma stratificata: «Sono nato nella periferia milanese. Ho sempre lavorato nell’hospitality. Come tanti della mia generazione lavoravo in ditta di giorno e in discoteca di notte. Da lì è nata la passione: tanto studio, fino ai 33 anni, quando ho deciso di aprire il mio locale

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Barrier: una festa con grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Il primo Barrier apre nel 2015 in una via laterale fuori dal centro. Otto anni dopo, nel 2022, l’esperienza si chiude. Ma non finisce. «Nel 2023 abbiamo riaperto qui nel locale di Piazza Giacomo Matteotti. È un’altra storia, un altro passo. E con questa serata festeggiamo questo percorso con amici da tutta Italia ed Europa.» Il cambiamento non riguarda solo il luogo, ma anche chi ci lavora: «Sono partito da solo. Poi è arrivata la mia compagna. Oggi siamo più di 23 dipendenti. Era giusto festeggiare tutti insieme.»

Bere meno, bere meglio: la filosofia attuale del locale

La bottigliera del Barrier è un riflesso del modo in cui è cambiata la clientela negli ultimi anni. «Oggi abbiamo sulle 150 etichette. Le mode cambiano, il mondo cambia. Non serve avere tutto, serve avere una proposta viva, che ruota e risponde davvero a quello che i clienti chiedono.»

C’è però un elemento che resiste: la passione per i distillati d’agave. «Da noi non è il gin a dominare. Siamo avanti sugli agave: mezcal, tequila, bacanora, raicilla. Vincono sempre.» Nel menu non mancano ovviamente low e zero alcol: «Abbiamo 4-5 drink low alcol e 2-3 zero. Le richieste aumentano, ma la nostra clientela media ha trent’anni, quindi si beve ancora in modo normale.»

Dopo il Covid, un nuovo modo di vivere il bar

L’esperienza del Covid a Bergamo è stata brutale, e Mauro lo ricorda bene. «Dopo tutto quello che abbiamo vissuto, la gente vuole meno fronzoli. Vuole stare bene, divertirsi, mangiare, bere, musica.» Il food è diventato un asse portante: «Il cibo è una leva essenziale. Porta fatturato, ma porta anche leggerezza. La gente vuole mangiare e bere insieme.»

Barrier: una festa con i grandi nomi della mixology per i 10 anni del locale

Il dehors esterno di Barrier

Oggi lavorano molto anche con clientela internazionale, grazie alla presenza dell’aeroporto: «Bergamo non è famosa per la movida, ma bisogna contestualizzare il prodotto alla città e questo vale in generale non solo a Bergamo. Non puoi lamentarti: devi dare quello che la città vuole o quello che ancora non sa di volere.»

La musica come stile, non come etichetta

La musica al Barrier non è un accessorio ma una scelta pensata per le occasioni. «Il Dj set lo facciamo solo in eventi dedicati: troppo Dj set stanca. Il nostro sound richiama gli anni di New York: è parte del nostro stile. Non devi etichettarti per la musica, ma per la qualità del servizio». Per concludere in bellezza la notte è proseguita allo Zero Club, in un privé riservato agli tra balli, brindisi e la sensazione collettiva di aver partecipato a qualcosa che va oltre una semplice festa: la storia viva di un locale e della sua città.

 
 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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