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Lo chef Francesco Tagliaferri eletto personaggio dell'anno di Vilminore

Lo chef Francesco Tagliaferri, personaggio dell'anno di Vilminore, nella Bergamasca, gestisce il rifugio “Nani Tagliaferri” a 2328 metri, dedicato al fratello scomparso nel 1985

 
14 gennaio 2025 | 10:51

Lo chef Francesco Tagliaferri eletto personaggio dell'anno di Vilminore

Lo chef Francesco Tagliaferri, personaggio dell'anno di Vilminore, nella Bergamasca, gestisce il rifugio “Nani Tagliaferri” a 2328 metri, dedicato al fratello scomparso nel 1985

14 gennaio 2025 | 10:51
 

Uno chef a cinque stelle fra le montagne bergamasche: Francesco Tagliaferri. A quota 2328 metri gestisce il rifugio del Cai "Nani Tagliaferri", in Val di Scalve, fra le Alpi Orobie. Il comune di Vilminore (Bg) lo ha indicato come personaggio dell'anno. "Cesco" per tutti, ha una lunga carriera alle spalle culminata con la costruzione (nel 1985) del rifugio dedicato al fratello tragicamente scomparso in Perù, sulle cascate del Pukajirka.

Lo chef Francesco Tagliaferri eletto personaggio dell'anno di Vilminore

Lo chef Francesco Tagliaferri

Francesco Tagliaferri e il rifugio "Nani Tagliaferri" in Val di Scalve

Da 40 anni "comanda" senza interruzione la casa, dimostrando una incrollabile amore per le vette e una passione vera e indiscussa per la cucina, buona e genuina. Una passione nata sulle navi da crociera dove ha lavorato come cuoco di bordo dopo il militare. Classe 1946, ha quattro figlie che assieme ai generi e ai nipoti, nella stagione estiva, lo assistono e lo supportano (e sopportano) nell'accogliere gli escursionisti che fanno tappa nella struttura. Dà ristoro e riposo con una quarantina di posti letto. Il rifugio è totalmente autosufficiente grazie ai pannelli fotovoltaici.

Burbero e allo stesso dotato di grande umanità come sanno essere gli scalvini - mitico, il carattere dello storico direttore dell'Eco di Bergamo, Spada (ironicamente definito cappa e spada) - accoglie comunque e sempre a braccia aperte. In primavera ed estate non fatevi mancare le ministre e le zuppe spesso accompagnate dalle erbe di alta quota e dai formaggi tipici della Val di Scalve. Solo quelle meritano la sfacchinata di 4/5 ore con partenza dalle cascate del Vo' di Schilpario. E se proprio volete osare, ma si consiglia di trascorrere la notte in loco, gustate lo stufato con polenta: è di una bontà unica. Un suggerimento, sottovoce: non perdetevi la straordinaria collezione di grappe. Dal personaggio dell'anno: pochi piatti ma da cucina semplice e genuina. Magari - imbattendosi nel periodo giusto - potrete anche gustare una gallina nostrana. Cose d'altri tempi che si possono ancora trovare al "Nani Tagliaferri".

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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