Gli italiani residenti all’estero e gli italo-discendenti, sono stimati in un numero impressionante che sfiora gli 80milioni di persone. Il ministero del turismo, in sinergia con l’Enit e la Farnesina, hanno dato vita a questa iniziativa, per ridare slancio al turismo Italiano, mortificato dalla pandemia di Covid19.
Viaggiare alla scoperta delle proprie radici è diventato reale e accessibile con la nascita di “Italea” , la piattaforma dedicata agli italiani all’estero e agli italo-discendenti desiderosi di riconnettersi con le proprie origini.
Ritrovare le proprie origini con Italea, la piattaforma per gli italiani nel mondo
Il progetto Italea si rivolge, sia a coloro che vogliono organizzare un viaggio per esplorare i luoghi, le tradizioni e la cultura dei propri antenati, sia a chi desidera scoprire la propria discendenza italiana, e che potrà avvalersi di una rete di esperti pronti a collaborare nella ricerca delle proprie radici.
Il nome “Italea” si ispira dalla parola “talea”, il processo attraverso il quale il contadino tagliando una parte e ripiantandola, permette alla pianta di rigenerarsi, sviluppando nuove radici, parallelo con gli Italiani che hanno lasciato l’Italia e hanno piantato le proprie radici in altre nazioni ed altri Continenti. Italea guida i viaggiatori in questa esperienza di ricerca e connessione con le proprie radici, ed è accessibile dal sito italea.com.
Il ministero del turismo, ha coinvolto con un bando ad hoc, i piccoli comuni Italiani ,entro i 5/6mila abitanti, da dove è partita la maggioranza dei ns. connazionali che vivono all’estero.
Un progetto attraverso il quale le comunità italiane all’estero presenti in tutto il mondo verranno coinvolte nella valorizzazione della nostra offerta turistica, all’interno di una strategia volta a invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio, della nostra cultura, del nostro turismo e della nostra economia.
L’obiettivo è di consentire una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.
L’ultimo dato economico conosciuto è del 2018 il flusso in entrata generato dal Turismo delle Radici fu pari a circa 4 miliardi di euro, e nel 2024 si stima possa raddoppiare.