Nei giorni scorsi al Gran Hotel Bilia di Saint Vincent (Ao) si è tenuta, in presenza degli istituti alberghieri di tutte le regioni di Italia, l'annuale assemblea dei soci Re-Na-Ia, l'associazione nazionale dei presidi di istituti alberghieri nata a Montecatini Terme (Pt) per sostenere la direzione generale nell'impegno di assicurare alle scuole la garanzia e certezza della funzionalità degli istituti professionali, in particolar modo di quelli alberghieri.
Rilanciare la ristorazione: cambio di rotta per attrarre nuovi professionisti
Durante il convegno, il presidente di Re-Na-Ia Luigi Valentini ha voluto ricordare come l'associazione sia riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, dell'Agricoltura, e della Sovranità Alimentare, per capacità di stringere relazioni proficue e costruttive con le associazioni di categoria.
Durante l'assemblea è stata di notevole importanza la tavola rotonda “La Filiera della Ristorazione”, a cui hanno partecipato Valerio Beltrami presidente Amira (Associazione maitre italiani ristoranti alberghi), Bernardo Ferro presidente di Abi Professional (Associazione barmen italiani), in qualità di vice presidenti Solidus - I Professionisti dell'ospitalità italiana (il forum delle associazioni Amira, Abi , Fic - Federazione italiana cuochi, Ais - Associazione italiana sommelier, Aih - Associazione italiana housekeeper, Aira - Associazione impiegati d'albergo, Ada - Associazione direttori d'albergo, Faipa - Federazione delle associazioni italiane dei portieri d'albergo e front office) da Leonardo Muto maitre d'hotel Amira e da Gianluca Masullo vice presidente area nord Fic.
Durante il dibattito si sono affrontati i problemi che stanno emergendo per quanto riguarda la formazione (poche ore di pratica, pochi finanziamenti, percorsi dei Ptco), e il mondo lavorativo (mancanza di personale, stipendi bassi, stagionalità, ore di lavoro, festività).
A conclusione dell'interessante assemblea, dopo aver sentito più volte “i giovani non vogliono più fare i camerieri e i cuochi, non vogliono lavorare quando gli altri si divertono, non vogliono fare sacrifici, non vogliono lavorare tutte le festività dell'anno”, si è convenuto che bisogna intervenire sui contratti nazionali di categoria, per superare la criticità in essere e rinnovare il settore con nuovi professionisti formati ad affrontare le sfide future. Per questo è emersa la volontà congiunta di Re-Na-Ia e dei due rappresentanti di Solidus di firmare un protocollo d'intesa per poter avere una interlocuzione con i ministeri interessati.