Pasqua corta quest’anno, a fine Marzo. Una ricorrenza dove il cioccolato nelle sue diverse interpretazioni si veste a festa. Per non parlare delle uova. Ma una protagonista di primo piano e di elevato rango in questo periodo è anche la Colomba. Punto di arrivo del dolce percorso che da Natale ha visto sotto i riflettori i grandi lievitati. E la Colomba, se vogliamo, è la regina del gran ballo finale.
Dal dolce al salato le mille varianti della Colomba pasquale
Sulla scena è dominante la classica mandorlata. Per il 90% rappresentata da quella glassata. Si stanno però conquistando sempre più nuovi spazi quelle innovative, caratterizzate da varianti seducenti per il palato dei consumatori. Variegato il panorama degli abbinamenti. Basti pensare al matrimonio frutta-cioccolato, fragola-caramello, frutti di bosco-cioccolato fondente o limone-cioccolato bianco. Interpretazioni ormai molto ricercate. Con il cioccolato, che la sua presenza non fa mai mancare; un ingrediente trasversale lungo le tradizioni.
Colomba in mille sfaccettature, quindi, fino ad arrivare alla tipologia salata con in sospensione salumi e verdure e un impasto all’insegna di formaggio e olio di oliva. Siamo immersi nella creatività a massimi livelli; decisamente una nuova frontiera. Elaborazioni tutte accolte da vetrine molto colorate che promuovono le tonalità della primavera. Non possono poi mancare, tra uova e colombe, i dolci tipici della tradizione pasquale di ogni regione: dalla Fugassa in Veneto e presente in altre regioni del nord alla Pizza di Pasqua molto apprezzata in diverse zone del centro, alla Pastiera napoletana al sud.
Solo alcuni esempi di arte dolce attraversando a volo radente l’Italia. Un orizzonte dolciario molto ricco. Importante sottolineare, è doveroso, il grande impegno profuso dai maestri pasticceri in questo periodo. Con la Pasqua che cade il 30 marzo i laboratori sono stati davvero sotto pressione. Tra febbraio e marzo un susseguirsi serrato di importanti ricorrenze legate al mondo della pasticceria: Carnevale, San Valentino, San Giuseppe, per poi planare sul periodo pasquale. Bravi, davvero!