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Presentata l’Associazione Cuochi Catania: uniti per fare rete

L'Associazione, che fa riferimento alla Federazione Italiana Cuochi, ha voluto presentarsi al territorio, sottolineando le tante ricchezze, prerogative e caratteristiche che un’Area metropolitana come quella catanese possiede

 
07 aprile 2023 | 10:56

Presentata l’Associazione Cuochi Catania: uniti per fare rete

L'Associazione, che fa riferimento alla Federazione Italiana Cuochi, ha voluto presentarsi al territorio, sottolineando le tante ricchezze, prerogative e caratteristiche che un’Area metropolitana come quella catanese possiede

07 aprile 2023 | 10:56
 

Per la sua prima uscita pubblica ufficiale ha scelto il luogo simbolo del capoluogo etneo, il Palazzo degli Elefanti in piazza Duomo, sede storica del Comune. Così l’Associazione Cuochi Catania, che fa riferimento alla Federazione Italiana Cuochi, ha voluto presentarsi al territorio, non solo cittadino, ma anche provinciale, sottolineando da subito le tante ricchezze, prerogative e caratteristiche che un’Area metropolitana come quella catanese possiede, con i suoi 58 Comuni e le sue aree: jonica, etnea, pedemontana, acese, calatina. E lo ha fatto con una conferenza stampa svoltasi, giovedì 6 aprile, nella Sala del Consiglio comunale, aperta dai saluti istituzionali del Commissario straordinario del Comune di Catania, Piero Mattei, del capo di Gabinetto, Giuseppe Ferraro, e del presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi. In giacca bianca e toque da chef, invece, sono intervenuti il neo-presidente dell’Associazione Cuochi Catania, lo chef Alfio Visalli, il neo-presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, lo chef Rosario Seidita, il responsabile nazionale degli Eventi Food per la Federcuochi, lo chef Seby Sorbello, e tutti i componenti del Direttivo provinciale: la lady chef e vicepresidente Alessandra Ragusa, il segretario chef Nico Scalora, il tesoriere chef Enrico Lavernier, i consiglieri Rosario Cantarella e Angela Arceri e la responsabile marketing e relazioni esterne, Roberta Romano. Con loro, anche i Consiglieri regionali di Urcs, Francesco Giuliano e Fabio Armanno, e numerosi cuochi professionisti associati, patron di locali e ristoranti rinomati a Catania e provincia, come lo chef Marco Cannizzaro. Tanti anche i rappresentanti delle aziende partner e gli imprenditori che sostengono il mondo associativo Fic, come Marco Mirabella, intervenuto per Expo srl.

Presentata l’Associazione Cuochi Catania: uniti per fare rete

La presentazione ufficiale dell'Associazione Cuochi Catania

Obiettivo: fare rete

«Rivolgiamo un sentito ringraziamento per quanto fate ogni giorno, attraverso le vostre attività, per sostenere le tradizioni enogastronomiche italiane - ha detto il Commissario straordinario del Comune, Piero Mattei - e per l’impegno che mettete nella vostra professione. I valori della cucina italiana hanno radici molto antiche e voi sapete bene come tutelarle e rielaborarle. Vi auguro di proseguire nel vostro percorso, anche a supporto della economia italiana, di cui la cucina è parte importante». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, che ha aggiunto: «Siamo sempre lieti con l’assemblea pubblica cittadina quando le associazioni ci cercano per dialogare e per valorizzare al meglio il nostro territorio. A maggior ragione, una associazione come quella dei Cuochi Catania, che porta avanti le nostre tradizioni a tavola».

Un caloroso ringraziamento alle Istituzioni cittadine per avere ospitato la conferenza stampa a Palazzo degli Elefanti è giunto dal presidente Alfio Visalli, che ha aggiunto: «Il nostro incontro giunge in un momento molto delicato per la nostra professione. Dopo decenni, infatti, di programmi tv in cui si è fornita una visione del cuoco e dello chef un po’ distorta e dopo i recenti, tragici anni della pandemia, in cui la ristorazione ha rischiato realmente il collasso, oggi viviamo un periodo di importante transizione. La figura del cuoco – ha sottolineato Visalli – è da un lato fondamentale per il rilancio economico e turistico di un territorio; dall’altro lato, però, occorre gettare le basi oggi per le figure professionali del domani, valutando le esigenze attuali del settore, i problemi legati all’assenza di personale e del perché siamo arrivati a questo punto. Ogni ristorante qualunque sia il suo focus è importante. Che si tratti di un cuoco da mensa ospedaliera o piuttosto di uno chef di una catena alberghiera di lusso, siamo tutti importanti e tutti meritiamo ascolto e innovazione. Ecco perché questa mattina abbiamo voluto con noi anche tanti allievi degli istituti alberghieri, a testimonianza di quanto la Federcuochi tenga alla formazione dei giovani. Voglio anche sottolineare che ciascuno di noi, associato, ha un ruolo fondamentale, poiché attraverso la nostra divisa da Chef rappresentiamo la nostra terra e i nostri prodotti».

Tanti eventi in programma

Lo stesso presidente dell’Associazione Cuochi Catania ha poi ricordato che il 2023 sarà un anno molto intenso sul fronte degli eventi, fieristici e gastronomici, e che i cuochi FIC ne saranno grandi protagonisti, con la valorizzazione delle materie prime del territorio. «Anch’io come l’amico e collega Alfio Visalli sono stato eletto da poco e ho sentito subito il peso della responsabilità – ha detto il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, lo chef palermitano Rosario Seidita – ma a trasferirmi grande forza e grande carica ci hanno pensato proprio i presidenti delle nostre Associazioni Provinciali nell’Isola, che rappresentano il tessuto del nostro gioco di squadra. Abbiamo tanto da fare e da lavorare, anche in previsione dell’immediato futuro. Penso al successo della cucina siciliana a livello internazionale e ad appuntamenti prestigiosi come quello del 2025, con Agrigento Capitale della Cultura. Certamente, il cibo e la tavola saranno grandi protagonisti».

«Porto qui a Catania il saluto del nostro presidente nazionale di Federcuochi, Rocco Pozzulo, e del presidente di Fic Promotion, Carlo Bresciani, con cui lavoriamo quotidianamente per rafforzare sempre di più il nostro legame con le aziende partner e con tutti gli attori protagonisti del territorio – ha detto lo chef Seby Sorbello, responsabile nazionale degli Eventi Food Fic – Siamo reduci da un grandissimo successo registrato proprio dalla Federazione Italiana Cuochi al Vinitaly 2023, dove la nostra Federazione gestisce due ristoranti, di cui uno dedicato allo street food, dove abbiamo portato anche prodotti siciliani e dove sono intervenute le più alte cariche del Governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Il sostegno delle Istituzioni, sia nazionali che regionali e locali, è assolutamente importante e prezioso e la Federcuochi ha sempre lavorato in perfetta sintonia con quanti possono valorizzare al meglio la cucina italiana e sostenerla in tutto il mondo. Non dimentichiamo che quando i turisti tornano a casa, la priorità dei loro piacevoli ricordi è dedicata proprio a ciò che hanno degustato in un determinato luogo. Questo deve farci riflettere sull’importanza che ha raccontare la nostra terra attraverso un piatto».

 

Il ruolo cardine degli imprenditori

Importante, infine, la presenza degli imprenditori, come il già citato Marco Mirabella: «Abbiamo sempre allestito e organizzato i nostri eventi fieristici pensando alla stretta collaborazione con grandi professionisti del territorio, come gli associati di Federcuochi. Essi rappresentano una garanzia di alta professionalità, di cui alla fine trae giovamento il nostro pubblico, che conosce e apprezza valori e tradizioni con i loro piatti e i loro interventi».

A portare il saluto delle donne in Associazione è stata poi la lady chef Angela Arceri, mentre la responsabile relazioni esterne e marketing, Roberta Romano, ha sottolineato il ruolo fondamentale dei cuochi svolto in comparti strategici, come il turismo e lo sviluppo agroalimentare di un territorio e l’importanza di attuare una strategia di promozione ispirata a principi di Brand Equity e di local marketing, e di dedicare tempo e formazione al management 4.0.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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