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Sirha, a Lione gli Usa vincono la Catering cup

Al secondo posto la Francia e al terzo la Repubblica ceca. Gli italiani sesti su 12 nazioni, ma vincono il miglior piatto di pesce

 
19 gennaio 2023 | 19:51

Sirha, a Lione gli Usa vincono la Catering cup

Al secondo posto la Francia e al terzo la Repubblica ceca. Gli italiani sesti su 12 nazioni, ma vincono il miglior piatto di pesce

19 gennaio 2023 | 19:51
 

Se fosse un film dei fratelli Coen, si potrebbe benissimo intitolare: “Non è una gara per tutti!”. Ma la Coupe du Monde des Traiteurs, conosciuta anche come International Catering Cup, non è una pellicola, anche se è emozionante e coinvolgente. È pura e dura realtà! E, cosa fondamentale, non è una competizione per tutti! Il prestigioso appuntamento si svolge all’interno del Sirha di Lione, in Francia, il Salone mondiale dedicato alla gastronomia e alla ristorazione, e quest’anno ha visto la fase finale lo scorso 19 gennaio. A sfidarsi sono state 12 nazioni e l’Italia si è piazzata in sesta posizione. Ma, aspetto molto importante, ha conquistato il prestigioso Premio di Miglior Piatto di Pesce. Grande protagonista di questa avventura culinaria, lo Chef della Federazione Italiana Cuochi, Andrea Mantovanelli, veronese nel cuore e nel Dna, che ha dato lustro e onore al Team Italia, con una battaglia durissima, con accanto validi compagni di lotta e di viaggio, il sous chef Federico Corsi e il coach Leandro Luppi, anche loro di origine veneta.

L’Italia si è dovuta confrontare con USA, Francia, Repubblica Ceca (rispettivamente piazzatesi al primo, secondo e terzo posto), oltre che con Madagascar, Belgio, Singapore, Vietnam, Messico, Marocco, Brasile e Nuova Zelanda. Un totale di 1492 i punti conquistati dal nostro Team (i vincitori USA ne hanno conquistati 1770) ed una proposta culinaria che ha visto il nostro Tricolore richiamare i temi de “Il Giardino d’Inverno”.

Vi possiamo assicurare che, una volta conosciuto il progetto e poi vederlo nascere e realizzarsi poco a poco, è un’emozione unica e solo così si possono comprendere i sacrifici, le fatiche, i duri allenamenti affrontati dal nostro Chef e dall’intero Team. Una squadra affiatata, che ha visto un “dietro le quinte” molto compatto, con l’artigiano e artista del legno Remo Pasquini, che ha realizzato i supporti e i piedistalli che hanno poi accolto il buffet italiano, e l’area manager dell’azienda veneta, ma di respiro nazionale e internazionale, Seno&Seno, Angelo Indelicato, ormai da due anni al fianco di Andrea Mantovanelli e nei cui locali il Cuoco si è allenato per mesi e mesi con grande abnegazione. Con loro, anche il sous chef di un prestigioso ristorante stellato, Andrea Monastero, che ha supportato lo Chef Mantovanelli durante tutti gli allenamenti. Remo, Angelo e Andrea sono stati presenti anche a Lione, in prima linea a tifare Italia. Da casa a Verona, la moglie e l figli di Mantovanelli, Claudia, Federico e Giada, in collegamento streaming. Anche i loro occhi attenti hanno visto, dalla platea del pubblico presente e dai canali social, con tanto di trombe e di bandiere dai mille colori, costruire un pezzo alla volta i buffet studiati nei minimi dettagli e tanta è stata l’emozione. Calma olimpica e grande carica, invece, dimostrate dai nostri ragazzi in postazione, mentre gli attenti Giudici internazionali valutavano l’operato dei vari Team.

 

Non è la prima volta che il nostro Andrea Mantovanelli conquista prestigiosi riconoscimenti e proprio in terra di Francia, come il 4° posto nelle scorse edizioni e il titolo di Miglior Buffet, oltre che un ottimo terzo posto in un’altra competizione di prestigio, il Mondial du Pain, Boulangerie et Viennoiserie (come coach e non come concorrente) e di Miglior Viennoiserie al Mondo, altro nobile concorso, ma a Nantes. «Sono consapevole – ha detto lo Chef veronese – che questa è una gara durissima e che non è per tutti, sia per le tematiche da affrontare che per le fatiche, fisiche e mentali. Non è la prima volta che mi cimento in questa competizione e sono convinto che appuntamenti così forgiano l’animo fin nel profondo».

Andrea è sempre stato attento alla “sacralità del gesto” compiuto da un cuoco, ma non solo nelle gare. Per Mantovanelli, infatti, questa è più che una professione e il rispetto per la cucina e per la figura del cuoco va conservato e alimentato ogni giorno, per ciò che la cultura gastronomica rappresenta per il nostro Paese. A maggior ragione quando poi otteniamo risultati di così grande prestigio in terra di Francia. A congratularsi per il Premio e per il piazzamento del Team Italia è stata tutta la Dirigenza FIC, con in testa il presidente nazionale Rocco Cristiano Pozzulo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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