Oggi e domani - in occasione del patrono San Francesco Caracciolo - a Brescia si celebra la Festa Nazionale dei Cuochi. Per due giorni il Bel Paese dei sapori autentici, quello fatto di sacrifici, ricerca continua, amore e sperimentazione per il buono e genuino si confronta e discute sul futuro della categoria. In 700 sfileranno in divisa bianca per le vie della città.
Le richieste dei cuochi al nuovo Governo
«Ci diamo appuntamento nel cuore della Leonessa d'Italia - ha detto il presidente nazionale della Fic, la Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo durante un incontro con la stampa nella sede di Cast Alimenti - per far presente al nuovo Governo alcuni problemi che assillano la categoria. Anzitutto, il caro energia che rischia di far cessare l'attività a molti operatori del settore, ma anche, per esempio, di ridurre l'operatività di questa prestigiosa scuola. Chiediamo poi di affrontare il tema del costo del lavoro, perché vi è un costante disinnamoramento verso la professione a causa dell'eccessivo carico di impegni nei giorni festivi e notturni. La nostra proposta è quella di ipotizzare doppi turni anche nelle cucine».
La Fic parla ai giovani
Messaggio chiaro, mentre un appello va anche ai giovani. «Troppi - sottolinea Pozzulo - dopo aver frequentato le scuole professionali lasciano il settore. Solo il 13% continua. Ma in questi due giorni di incontri convegni - cuore pulsante sarà lo splendido complesso di Santa Giulia - parleremo anche di cucina e di come valorizzare, ad esempio, il pesce di lago tipico di questa zona».
Un momento dell'evento a Cast Alimenti
Due giorni di festa
Ad organizzare la Festa, che da 10 anni non si teneva in Lombardia, è l'Associazione dei cuochi bresciani e lombardi capitanati da Carlo Bresciani e Luca Venturelli. Punto di riferimento la scuola dei mestieri e delle professioni Cast Alimenti. «È la festa - dice il Direttore Vittorio Santoro - dell'orgoglio dei cuochi e degli chef, qui dove si allenano i campioni mondiali.Il nostro unico obiettivo è conquistare e farsi conquistare dal lavoro e da una grande professioni fatta di veri artisti della cucina».