Con un agosto che turisticamente ha fatto sperare un po' di più, avevamo riposto molta fiducia in questo settembre, che però inizia a mostrare ai nostri colleghi ristoratori, soci di Euro-Toques e non, che quello che ci aspetta sarà un autunno duro, impegnativo, difficile. A dimostrarlo sono anche i recenti numeri forniti dall'Istat e da Confcommercio, che evidenziano quanto non solo la crisi continui, ma quanto questa sia pesante soprattutto per alberghi e ristoranti. Una crisi che proseguirà e colpirà molti colleghi e amici. L'importante, per noi di Euro-Toques, è mantenere una nota di ottimismo e una di senso di responsabilità.
La mostra del cinema a Venezia, un evento che ridà speranza, specialmente alle grandi città
È vero che a svantaggiare il nostro settore, specialmente nelle grandi città, ci pensano gli innumerevoli
eventi, tra convegni e fiere, annullati, o la mancanza di un turismo straniero, o il fenomeno dello smart working. Penso
alla cena di Carlo Cracco in programma in Galleria prima dell'inizio della Settimana della moda a Milano, annullata direttamente dagli organizzatori dell'evento. Ma bisogna ricordare allo stesso tempo che
tutte queste mancanze sono dovute ad una situazione sanitaria che è tornata, se non allarmante, comunque a far preoccupare: serve senso di responsabilità nel comprendere tanto il contesto sanitario quanto le conseguenze su quello socio-economico.
A darmi speranza è una Milano che in questi giorni ho visto più desiderosa di tornare alla normalità - e quindi anche fuori a cena - dopo i mesi di lockdown e un'estate di cautela. Una Venezia, che grazie al Festival del Cinema è riuscita a richiamare visitatori dopo un'estate (più giugno e luglio che agosto)
difficile e semi-deserta.
A darmi speranza sono anche quelle iniziative che promuovono la propria cucina in questo periodo di crisi, venendo incontro al ristoratore. Penso al socio tristellato
Niko Romito, che porterà ancora avanti per l'autunno il suo 20Reale20, 15 portate a 150 euro. Iniziative del genere possono aiutare (anche se più difficilmente funzionerebbero nelle grandi città).
Seppur, quindi, la situazione non sia delle più facili e, anzi, si stia "rinvigorendo" con l'autunno, è giusto continuare a rimboccarsi le maniche, incentivando il consumatore e ricordandosi di quel senso di responsabilità che oggi condiziona la nostra realtà.